L'adolescenza arriva prima e finisce dopo... ecco i nuovi adolescenti
Bambini - Articoli
Scritto da Eva Forte     Mercoledì 17 Luglio 2019 07:53 Stampa
siblings-3315770 640Togliamoci dalla testa che le nuove generazioni possano ricalcare i ricordi che abbiamo della nostra infanzia e adolescenza. Le cose sono cambiate e anche molto. Oggi i ragazzi entrano nel periodo della tanto temuta adolescenza con largo anticipo per rimanerci dentro per tanto, tanto tempo. La nuova adolescenza va dai 10 anni ai 24 con i giovani che continuano a studiare per moltissimo tempo, sposandosi molto tardi e diventando genitori sempre più tardi. Quindi bisogna adeguarsi e anche la temrinologia deve adattarsi ai loro tempi. 

"Benché molti privilegi legali dell'età adulta inizino a 18 anni - dice Susan Sawyer, direttore del Centro per la salute degli adolescenti del Royal Childern's Hospital di Melbourne - l'adozione di ruoli e responsabilità adulte generalmente inizia dopo".

Un restare nel nido materno più a lungo andando a rinviare la propria indipendenza economica e quella di una famiglia propria. Ma questo quanto può essere giusto? Non c'è rischio che si arrivi ad una ulteriore infantilizzazione delle nuove generazioni? Fino a qualche tempo fa la pubertà coincideva con l'inizio dell'adolescenza, ossia intorno ai 14 anni quanto l'ipotalamo nel cervello inizia a rilasciare un ormone che attiva la ghiandola pituitaria e le gonadi. Questo ormai con i diversi cambiamenti nell'alimentazione e nello stile di vita, la pubertà arriva anche a 10 anni così come anche l'arrivo del primo ciclo nelle ragazze. In media le mestruazioni arrivano intorno ai 12-13 anni. Il cervello matura fino ai 20 anni e i denti del giudizio in moltissimi casi non appaiono prima dei 25 anni. 
 
"Le definizioni sull'età sono sempre arbitrarie - scrive - ma la nostra attuale definizione di adolescenza è davvero troppo ristretta. La fascia d'età 10-24 anni è più adatta allo sviluppo degli adolescenti moderni". Non sono però tutti concordi su questa nuova teoria, come ad esempio il sociologo Jan Macvarish, dell'University of Kent che fa notare come il rischio sia quello di infantilizzare ancora di più i giovanissimi, correndo il rischio di "patologizzare il loro desiderio di indipendenza".

In conclusione considerare i ragazzini teeneger troppo a lungo può portare al pericolo di avere 'adolescenti per sempre'. Secondo il pediatra Alberto Villani, responsabile di Pediatria generale e Malattie infettive al Bambino Gesù di Roma e presidente della Società italiana di Pediatria (Sip) in una intervista su AdnKronos Salute "Stiamo vedendo anche in Italia un anticipo della pubertà sia fra le femmine sia fra i maschi. E un ritardo nell'uscita dall'adolescenza, che però non è tanto un fatto biologico, quanto culturale e sociale. Insomma, sono d'accordo con gli endocrinologi pediatrici italiani, che fissano l'adolescenza nell'età tradizionale dei 'teen': dai 13 ai 19 anni". 
 

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