Passare dalla camera dei genitori alla cameretta
Bambini - Tata
Scritto da Adriana Cantisani     Giovedì 10 Dicembre 2009 07:01 Stampa
Tata
Ciao Tata Adriana, sono Serena di 34 anni, ho una bimba di 3 anni e 1/2 e per aprile nascerà il secondo. Sara non ha mai avuto un gran rapporto con il sonno, tanta fatica ad addormentarsi e frequenti risvegli notturni, anche con il rituale sempre uguale. Prima io lavoravo tutto il giorno e quando ero a casa si attaccava a me esclusivamente, ora sono in maternità e quindi lei vuole me e solo me.

Abbiamo provato a metterla nella sua camera nel letto singolo e lei non vuole addormentarsi da sola e devo esserci sempre io. Quando si sveglia la notte (anche 5 volte ) finché non ci sono io non si riaddormenta, cerca sempre il contatto, a volte anche solo visivo. Come posso fare? Grazie per l'aiuto


Tata Adriana Cantisani

Cara Mamma,

Il passaggio dalla camera da letto dei genitori alla cameretta non è facile per i bambini che non sono stati abituati a dormirci da subito. Bisogna armarsi di grande pazienza ed essere convinti e sereni che si stia facendo la cosa giusta. Addormentarla con te vicino è rassicurante per lei, è vero, ma le insegna anche che l'unico posto sicuro è con te e non è così.

Prova ad usare con lei la tattica del distacco graduale. Funziona così: quando la metti a letto, rimani con lei una mezz'ora. Leggete una favola, fate una chiacchierata, delle coccole. Questa mezz'ora è quella dovuta. Dopodiché rimani con lei al buio, sdraiata di fianco a lei, senza guardarvi e senza parlare (se prova a parlare, dolcemente azzittiscila dicendo che bisogna rilassarsi). Se ti chiede se dormirai con lei, non mentire, dì la verità: NO. Dille che rimani solo un pochino per rilassarti anche tu, ma che devi tornare in cucina a lavare i piatti, per esempio.

Aspettati che si arrabbi, è normale. Potrebbe anche piangere e strillare. Se prova ad alzarsi per venire di là, allora ricordati queste tre parole: dolcezza, fermezza, via. (Te lo spiego dopo.)

Ogni giorno, accorcia il tempo "al buio", andandotene a lavare i piatti anche solo tre minuti prima del giorno precedente. Eventualmente il tempo al buio scomparirà del tutto e te ne potrai andare dopo la mezz'ora di coccole "dovute" (e godute da entrambe!).

E ora chiariamo il “dolcezza, fermezza, via”. Usa questa "tecnica" se si alza. La prima volta le dici in modo molto dolce "Sara, amore, è ora di andare a letto. Cosa fai alzata? Andiamo, ti accompagno" , le dai due coccoline e poi torni in cucina. La seconda volta che si alza le dici con voce ferma "E' ora di dormire, vieni" e la porti a letto. Le dai un bacino e vai via. (Questa seconda volta non sei arrabbiata ma nemmeno sorridente. Sii seria.) La terza volta puoi comportarti come la seconda. Dalla quarta non passa. Non dici niente, la prendi per mano e la porti a letto e vai via subito. Vorrei fermarmi qui, ma la verità è che potrebbe alzarsi altre 10 volte. La cosa importante è non mollare, non mostrare alcuna emozione e comportarti come la quarta volta. Ci vuole tempo, come in tutto, ma vedrai che non durerà a lungo.

Oltre a questi consiglio, ti consiglio di staccare un po’ dal tuo ruolo di mamma per lasciare un po' di spazio anche al papà. Fra poco ci sarà il neonato e per forza di cose Sara dovrà imparare a stare anche senza la costante attenzione della mamma. Vedrai che farà bene a tutti i tre. Così anche tuo marito potrà confrontarsi con se stesso e con le sue capacità di padre.

Buona nanna!

adri

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