Malattie croniche: ne soffrono 3 milioni di bambini
Bambini - Articoli
Scritto da Angela Messina     Lunedì 25 Ottobre 2010 11:29 Stampa
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3 milioni di bambini soffrono a causa di malattie croniche, cioè il loro stato di salute è e sarà precario per tutta la vita, e questo, spiegano i pediatri, paradossalmente come risultato del miglioramento della sanità soprattutto per quanto riguarda le cure neonatali.

Tantissimi bimbi che, nel passato, sarebbero stati condannati a morte certa subito dopo la nascita o, comunque, nei primi anni di vita, oggi vengono salvati e tra un intervento e una trasfusione, protetti fino al raggiungimento dell’età adulta. Si tratta di un’ottima notizia che contiene, però, un allarme da non sottovalutare.

in Italia si stima che 3 milioni di bambini soffrono di malattie croniche
Come spiega Alberto Ugazio, presidente della Società italiana di Pediatria (Sip), attualmente in congresso a Roma sono le malattie croniche complesse, che interessano circa 3 milioni di bambini, a rappresentare la nuova frontiera della pediatria. Molte malattie un tempo fatali, quali cardiopatie congenite, diabete, leucemie, oggi possono essere curate. Sono diventate, infatti, croniche.

Ma l’organizzazione sanitaria deve strutturarsi per garantire adeguate cure e continuità assistenziale. Attualmente, grazie ai progressi della medicina, la mortalità infantile e in particolare quella neonatale è scesa moltissimo, almeno nei paesi industrializzati come l’Italia, infatti se all’inizio del 1900 si segnalavano 147 casi di decessi nella prima infanzia su 1000, nel 2008 il dato era precipitato a 3,6 su mille.

Un successo straordinario che si deve soprattutto alle nuove terapie neonatali che permettono di mantenere in vita bambini che pesano meno 1Kg alla nascita, e alle nuove frontiere della cardiochirurgia , che riesce a correggere gravi cardiopatie congenite incurabili fino a pochi anni fa.

Per non parlare delle nuove cure contro le malattie genetiche o le patologie oncologiche che colpiscono, purtroppo, sempre più bimbi.

Per quanto riguarda le lesioni, i traumi, gli incidenti, i dati sono ancora allarmanti, infatti rappresentano la prima causa di morte nella fascia di età tra i 5 ed i 19 anni; e la terza causa nei primi 4 anni di vita. Sempre, in quest’ultima fascia di età, rientrano i decessi per anomalie congenite e cause perinatali.

Mentre, purtroppo, i tumori, rappresentano dopo il primo anno di vita, la seconda causa di morte in tutte le fasce di età, soprattutto tra i 15 ed i 19 anni. Dati preoccupanti, se pensiamo che in Europa si ammalano circa 140 bambini ogni milione di età 0-14 anni.

Quindi seppur molto è stato fatto per tutelare la salute della prima infanzia, molto resta ancora da fare, soprattutto circa il sostengo alle famiglie che hanno un bimbo affetto da malattie croniche affinchè la qualità dell’assistenza non si deteriori fino a scomparire col trascorrere del tempo.

Fonte: ASCA
 

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