Le allergie alimentari rischiano di creare bambini emarginati
Bambini - Articoli
Scritto da Eva Forte     Lunedì 21 Febbraio 2011 11:14 Stampa
allergieLe allergie alimentari possono diventare un vero e proprio problema sociale per i più piccoli: un allergico su cinque non partecipa alle feste per non incappare in cibi a rischio, uno su quattro ha con se sempre cibi sicuri e un bimbo su dieci rinuncia a fare sport per paura dello shock anafilattico che potrebbe venir scatenato dall'esercizio fisico. Questo quanto accade a circa mezzo milione di bambini italiani che soffrono di un'allergia alimentare.

Gli effetti sociali di questo problema alimentare sono stati studiati per la prima volta da una ricerca condotta dal centro dedicato alla cura delle allergie e delle intolleranze alimentari operativo nella regione Veneto presso l'azienda ospedaliera dell'Università di Padova su 107 piccoli pazienti e sulle loro mamme.

Bambina allergica
Presentato durante il meeting europeo sulle allergie (Eaac) ha dimostrato come la preoccupazione di stare male sia maggiore rispetto a quella dei piccoli pazienti diabetici. Chi vive un'allergia alimentare può arrivare a concepire negativamente l'intera giornata e nella percezione dei pazienti può invalidare molto più che una patologia reumatica.

Il 71% dei piccoli pazienti ritiene la propria vita monotona e noiosa e il 23% ha paura di assaggiare alimenti nuovi per non correre il rischio che anche questi possano essere pericolosi.

Una paura che può andare anche oltre, portando isolamento diffidenza e paura. Per evitare questi atteggiamenti, il lavoro principale va effettuato nelle scuole. L'ambiente sicuro della scuola, unito a una mensa dove mangiare con serenità è sicuramente il primo passo per integrare nuovamente questi bambini nella società in cui vivono.

Per poter ottenre questo serve una forte educazione sul personale scolastico, spesso per niente preparato di fronte a queste situazioni: basti pensare che i maggiori rischi alimentari si corrono proprio nelle scuole materne ed elementari, dove avviene un episodio grave su tre.

Al momento solo la Regione Veneto ha preso atto di questa situazione, dove dal 2004 è stato istituito un centro per la formazione del personale scolastico.

Fonte: ANSA
 

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