Napoli: a cusa dei rifiuti in aumento le malattie respiratorie fra i bambini
Bambini - Articoli
Scritto da Angela Messina     Lunedì 27 Giugno 2011 15:48 Stampa
malattie respiratorieNon ci sono ancora dati ufficiali che dimostrino un aumento di patologie a Napoli a causa dell'emergenza rifiuti, ma la rete dei pediatri lancia un campanello d'allerte: nell'ultimo mese, da quando cioè la situazione dei rifiuti abbandonati per le strade si è aggravata, si è registrato un aumento del 10-20% delle patologie respiratorie tra i bambini. E la causa è da ricercarsi nei roghi di immondizia che sono fortemente tossici.

Il presidente della Federazione italiana pediatri (Fimp), Giuseppe Mele afferma che nell'ultimi anno è stato avviato un monitoraggio per verificare l'eventuale aumento di patologie pediatriche in relazione alla questione rifiuti. Si è cercato di capire se ci fosse stato un aumento della patologie di tipo oncologico, ma, per fortuna, per questo tipo di patologie, così come per quelle gastrointestinali non è stato riscontrato un aumento significativo dell'incidenza rispetto al resto del territorio nazionale.

A Napoli in aumento, a causa dei rifiuti in strada, le patologie respiratorie fra i bambini
Invece i dati cambiano per quanto riguarda le malattie respiratorie, infatti si è riscontrato, nell'ultimo periodo, un aumento percentuale significativo di disturbi quali asma, tosse, faringiti e bronchiti asmatiche nei bambini, soprattutto in quelli più predisposti come, ad esempio, i bambini allergici. Un aumento dell'incidenza delle patologie respiratorie le cui causa non è, ovviamente, imputabile al freddo della stagione invernale, ma è da ricercarsi nei roghi di rifiuti che continuano a verificarsi e che sono molto tossici per le sostanze, come la diossina, che vengono prodotte a seguito della combustione della plastica.

I primi a pagare le conseguenze dell'emergenza rifiuti a Napoli sono, dunque, i bambini e nell'attesa che la situazione torni alla normalità, i pediatri consigliano, oltre ovviamente di tenere i bambini lontani dai roghi di immondizia, cercare di portarli al mare il più possibile, poiché l'esposizione all'aria e all'acqua marina può ridurre gli effetti di tali disturbi.

Per il momento, nella popolazione adulta non sono stati riscontrati dati epidemiologici significativi, ma l'aumento delle temperature nei prossimi giorni, è sicuramente un fattore di rischio in più, perchè il caldo facilita la fermentazione dei rifiuti per strada e la proliferazione dei batteri patogeni.
 

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