Le bimbe nate premature sopravvivono più dei maschietti
Bambini - Articoli
Scritto da Angela Messina     Martedì 27 Dicembre 2011 09:18 Stampa
neonatoNascere prematuramente, per un neonato, è sempre una condizione rischiosa per la sua salute, sia per problemi fisici sia per eventuali problmeatiche legate allo sviluppo.

Negli ultimi anni la medicina ha fatto grandi progressi, ampliando lo spettro di sopravvivenza dei bambini nati  prima del termine della gestazione, anche in quei casi limite, in cui i neonati sono nati molte settimane prima della 40esima settimana.


le bambine nate premature sopravvivono più dei maschietti
Una ricerca, appena pubblicata, ci mostra come le femmine nate prematuramente sopravvivono più dei maschietti: a sostenerlo è uno studio condotto in Australia dall’Australian National University Medical School. La ricerca ha evidenziati che su un campione di duemila bambini nati pretermine  (ovvero partendo dalla  28esima settimana di gravidanza ed oltre) i neonati maschi avevano un tasso di sopravvivenza più basso rispetto a quello femminile e una maggiore probabilità di avere problemi neurologici a lungo termine, senza contare episodi di cecità, sordità o paralisi cerebrale.

Entrando nello specifico dello studio, di 1.394 maschietti presi in esame, il 23% è deceduto nel corso del ricovero in ospedale rispetto al 19% delle neonate di sesso femminile. I maschietti, è stato rilevato, hanno fatto registrare un tasso di incidenza più alto  di moderata e grave disabilità funzionale nel corso dei primi tre anni di vita. A livello percentuale si parla quasi del 20%, rispetto ad un più contenuto 12% relativo alle femminucce.

I ricercatori non hanno ancora scoperto perché le bambine siano più resistenti dei bambini per ciò che riguarda la nascita prematura. Qualche ipotesi viene fatta pensando al cromosoma Y, che determina il sesso maschile e che si ritiene influisca a livello genetico su alcuni fattori della salute. Un esempio? Una ricerca ha dimostrato che i feti di sesso maschile sono quelli più soggetti ad aborto spontaneo. Nel caso dei neonati potrebbero avere importanza le differenze di genere relative alla risposta neurologica e cardiaca.

Solo il tempo ed ulteriori ricerche saranno in grado di dare risposte più chiare.
 

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