Non è ancora chiara la causa della morte di un bambino di 4 anni di Palma di Montechiaro in provincia di Agrigento.A provocare la morte potrebbe essere stata la somministrazione, per via intramuscolare, di un farmaco a base di cortisone, fatta in casa dagli stessi genitori.

Il bambino è deceduto martedì sera poco prima dell'arrivo al pronto soccorso dell'ospedale di Licata.

Ma ecco i fatti: il piccolo A.P., come riferiscono i genitori, si era sentito male subito dopo la somministrazione, per via intramuscolare, di una dose di Bentelan, farmaco a base di cortisone, e forse anche di un antibiotico.

I genitori avrebbero fatto la puntura su indicazione del pediatra che seguiva il bambino. La polizia ha già sequestrato la cartella clinica e oltre ai genitori ha sentito anche il pediatra. Alla polizia i genitori hanno ricostruito nei dettagli tutto quel che è avvenuto anche prima del ricovero in ospedale: il bambino, martedì era andato regolarmente a scuola, ma durante la mattinata l'insegnante aveva chiamato i genitori perché il piccolo aveva una fortissima tosse. Successivamente il bambino è stato anche visitato dal pediatra che ha prescritto alcuni farmaci, fra cui un antibiotico e il Bentelan. In serata la mamma ha somministrato i farmaci e poco dopo il bambino sarebbe diventato cianotico con un aggravamento delle difficoltà respiratorie.

I genitori hanno raccontato l’ accaduto ai medici del pronto soccorso, affermando che l’ aggravamento delle condizioni del loro bambino si è verificato in modo immediato all’ iniezione, facendo così ipotizzare uno choc anafilattico. Ora le autorità hanno sequestrato la piccola salma, nell’ attesa di ricevere l’ autorizzazione a praticargli l’ autopsia, pratica estremamente utile per confermare la vera causa del decesso.


Secondo i pediatri è difficile pensare che la causa decesso possa essere la somministrazione del Bentelan. Per il professor Nicola Principi Direttore della Clinica Pediatrica dell'Università di Milano i cortisonici somministrati ai bambini sono confezionati in dosi tali da escludere qualunque conseguenza per la salute.

Intanto la procura di Agrigento ha proceduto all’ apertura di un’ inchiesta sull’ accaduto, procedura avviata da Santo Fornasier, il sostituto procuratore della Repubblica di Agrigento.