Bimba di Arezzo colpita da meningite ora fuori pericolo
Bambini - Articoli
Scritto da Carmela Pelaia     Lunedì 30 Aprile 2012 15:20 Stampa
meningiteUna bambina di 8 anni residente a Sestino è stata ricoverata all'ospedale di Ancona per meningite virale, le autorità sanitarie si sono attivate con estrema rapidità ma non c'è nessun allarme per la famiglia e per i compagni di scuola: la Asl 8 assicura che per questa forma di meningite non c'è contagio e non è necessario alcun tipo di profilassi farmacologica.

Gli addetti del settore vogliono tranquillizzare tutta la popolazione del paese ed evitare allarmi inutili tra gli alunni e il personale del plesso scolastico, mentre la bambina ora sta bene.

bimba colpita da meningite virale ora fuori pericolo
C'è sempre molta preoccupazione quando si nomina la meningite, ma è bene distinguere la forma virale (o asettica) da quella batterica. In generale la meningite è l'infiammazione delle membrane (meningi) che avvolgono il cervello e il midollo spinale: quando è virale di solito non ha conseguenze gravi e si risolve in 7-10 giorni, mentre la forma batterica è più rara ma è estremamente pericolosa e può avere conseguenze fatali. Il periodo di incubazione può variare da 3 a 6 giorni per quella virale e da 2 a 10 giorni per quella batterica. I sintomi della meningite sono indipendenti dal germe che provoca la malattia, i più frequenti includono la rigidità nucale, febbre alta, mal di testa, vomito o nausea, alterazione del livello di coscienza e convulsioni. L'identificazione del tipo di germe viene fatta su un campione di sangue o liquido cerebrospinale.

Il trattamento deve essere tempestivo nel caso di meningite batterica con antibiotici e la cura è più efficace se viene subito identificato il ceppo agente dell'infezione; nel caso di meningite virale non c'è bisogno di terapia antibiotica e i sintomi si risolvono nel giro di una settimana. Le persone interessate alla vaccinazione devono sapere che è possibile quello contro l'Emofilo, lo Pneumococco, il Meningococco di tipo C, e bisogna rivolgersi al proprio pediatra, medico di fiducia o al servizio vaccinale della Asl di competenza.
 

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