Austria, Germania e Svizzera danno il via al test non invasivo per la sindrome di Down
Bambini - Articoli
Scritto da Angela Messina     Mercoledì 01 Agosto 2012 12:16 Stampa
gravidanzaA partire da metà agosto in Austria, Germania e Svizzera si potrà fare il test prenatale, non invasivo, per determinare se il nascituro è affetto dalla sindrome di Down.  Si tratta di un metodo non invasivo poiché consiste nell’analisi di un campione di sangue materno; questo eviterà il ricorso a soluzioni senza dubbio più invasive come l’amniocentesi e la villocentesi, unici test diagnostici oggi certi che presentano però elevati rischi di aborto proprio perché altamente invasivi.

Il PrenaTest si basa sul sequenziamento del genoma del nascituro ed è stato sviluppato dall’azienda tedesca LifeCodexx; il test è ora pronto a entrare in commercio al costo di 1500 franchi svizzeri (1200 euro circa).

test prenatale down
Già dallo scorso giugno svariate associazioni in diversi paesi, si sono rivolte alla Corte europea chiedendo che il diritto a questo tipo di test non venga riconosciuto poiché questo condurrebbe quasi certamente all’aborto.

Sempre in quell’occasione il francese Jean-Marie Le Mené, presidente della Fondazione Jérôme Lejeune che sostiene la ricerca sulla trisomia, aveva dichiarato che la libertà di scelta dei genitori nel dare vita o no a un bambino con la sindrome di Down è minacciata da una politica eugenetica.

Preoccupazioni in merito ai potenziali effetti di questo test sono state manifestate anche da Procap, Associazione svizzera di autoaiuto per persone con handicap, secondo la quale nel caso in cui il nuovo esame dovesse diventare obbligatorio e una famiglia decidesse di non ricorrere all’aborto nonostante l’esito positivo, si corre il rischio che il governo decida di non fornire più alcun tipo di sostegno ai genitori che hanno figli con la sindrome di Down.
 

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