Vicini alla legittimazione dei figli extra-matrimonio
Bambini - Articoli
Scritto da Alessandra Rebecchi     Lunedì 25 Gennaio 2010 15:31 Stampa
b_450_0_0_1___images_stories_loghini_mamma_bimbo_logo.gifLa Commissione Giustizia, dopo anni di dibattiti, esaminerà la proposta per la legittimazione dei figli nati al di fuori del matrimonio.

L'annuncio della presa in esame della proposta di legge è stato fatto dalla Presidente della Bicamerale Infanzia Alessandra Mussolini in occasione della seduta pubblica promossa dal Comitato Batti il Cinque.

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La legge saprà rendere tutti uguali?

Attraverso questa proposta si chiede la legittimazione automatica e immediata di tutti quei bambini nati al di fuori di relazioni coniugali che hanno avuto il riconoscimento ma non la legittimazione.

La questione è in piedi da anni: per esempio nel 2007 l'allora Ministro della Famiglia Rosy Bindi ne parlava nel suo disegno di legge, con l'intenzione di parificare ogni sorta di filiazione, applicando l'articolo 30 della nostra Costituzione. Questo avrebbe portato alla quadratura del cerchio della riforma del diritto di famiglia cominciata ormai 35 anni fa.

Purtroppo però il suddetto disegno di legge venne accantonato una volta giunto alla soglia della votazione alla Camera assieme alle altre proposte legislative riguardanti la famiglia a causa dello scioglimento delle Camere e alla caduta del Governo Prodi.

Come dicevamo, nel 1975 la Riforma del Diritto di Famiglia aveva trasformato i figli illegittimi in naturali: questo primo passo in ogni caso marchiava come diversi i figli nati al di fuori dell'istituto del matrimonio. Col tempo si è giunti a una riduzione del divario tra i figli legittimi e quelli naturali, ma la parificazione era comunque lontana.

Le differenze sono molteplici e sostanziali, e non molti le conoscono: il riconoscimento dei figli riguarda esclusivamente i genitori, mentre non viene allacciato nessun rapporto di parentela con i possibili nonni, cugini e zii. In parole povere, a meno che non sia espressamente citato nel testamento, il figlio naturale non può ereditare se non dai genitori che lo hanno riconosciuto: inoltre i figli legittimi possono estromettere dalla comunione ereditaria i figli naturali, commutando la parte di loro diritto in denaro o beni immobili.

Ora c'è la possibilità di eliminare ogni tipo di discriminazione: la speranza che ogni forma di disparità venga cancellata dall'ordinamento italiano potrebbe finalmente concretizzarsi, come si è concretizzata in quasi tutta Europa.

Ormai è diventato indispensabile garantire gli stessi diritti a tutti i bambini, soprattutto visto che quelli nati al di fuori del matrimonio sono in aumento esponenziale (basti pensare che nel 2007 sono stati il 15% del totale, bel il doppio rispetto alle rilevazioni di 10 anni prima).

Approfondimenti: Sito della Commissione Bicamerale per l'Infanzia
 

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