La riforma della scuola dice addio alla geografia
Bambini - Articoli
Scritto da Alessandra Rebecchi     Mercoledì 27 Gennaio 2010 09:45 Stampa
b_450_0_0_1___images_stories_loghini_bussola.jpgLa geografia rischia di scomparire del tutto dai programmi delle scuole superiori italiane: lo stabilirà il Consiglio dei Ministri, approvando la riforma della scuola superiore.

La Società Geografica Italiana, in collaborazione con tutte le associazioni di geografi e gli insegnanti di geografia, ha lanciato sul suo sito un appello firmabile affinché questo non succeda.

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La rosa dei venti indica la direzione di provenienza e il nome dei venti

Anche se ormai il GPS è installato persino sui cellulari, ciò non toglie che studiare geografia a scuola significhi formare cittadini italiani e del mondo consapevoli: nei nuovi programmi scolastici dei licei e degli istituti tecnici professionali vede la geografia scomparire del tutto o nel migliore dei casi venire estremamente penalizzata.

La cosa pare assurda, basti pensare a quante nozioni geografiche si usano correntemente: la differenza tra nord e sud, oriente e occidente, per esempio sono alla base per poter localizzare qualunque cosa sul planisfero.

La cosa ridicola è che le ultime generazioni si reputano sempre più "globali" e "cittadine del mondo": senza conoscere confini, fiumi, mari e monti ci sarà da vedere, come lo girano il nostro "globo".

Approfondimenti: Appello firmabile sul sito della Società Geografica Italiana.
 

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