In gravidanza, si sa, è bene non bere alcolici, ma una ricerca, portata a termine dai ricercatori delle Università di Oxford e di Bristol, sostiene che bastano una quarantina di bicchieri durante la gravidanza, praticamente uno a settimana, per mettere a rischio il quoziente intellettivo del nascituro.

La ricerca, iniziata negli anni '90 utilizzando come base i risultati di una ricerca inglese (ALSPAC), ha indagato sui fattori ambientali che nel corso della gravidanza, ma anche dopo, possono influenzare lo stato di salute del bambino. Lo studio ha coinvolto 4 mila mamme e 4.167 bambini.

Gli scienziati hanno analizzato le modifiche dei geni incaricati della metabolizzazione dell'alcol, per collegarle successivamente al minore quoziente d'intelligenza dei bambini. Il risultato è stato che nelle mamme che non avevano bevuto alcol non si è verificata nessuna mutazione genetica e il QI dei loro bambini non si è ridotto, mentre nelle bevitrici, ad ogni variante genetica riscontrata si è verificato il calo di 2 punti nel QI dei figli.

Le donne sono state intervistate tra la18a e la 32a settimana di gravidanza sulle loro abitudini di consumo di alcol. Le bevitrici moderate hanno consumato tra una a sei bevande ogni settimana, le bevitrici pesanti e le donne che hanno riferito di aver assunto due bevande alcoliche in una sola occasione sono state escluse dallo studio.

La ricerca comunque contrasta con altri studi hanno raggiunto conclusioni opposte. In ogni caso molti medici consigliano di evitare di bere in gravidanza, anche solo per un semplice principio precauzionale, fino a quando non ci sarà chiarezza nelle conclusioni degli studi a riguardo. I risultati della ricerca sono stati pubblicati su PLoS ONE.