Bambini: gli specialisti consigliano di iniziare l'educazione musicale prima dei tre anni
Bambini - Articoli
Scritto da Letizia Perugia     Venerdì 22 Febbraio 2013 17:12 Stampa
musicaVisti i risultati di numerose ricerche e secondo il parere di autorevoli specialisti, è assolutamente positivo e caldamente consigliato iniziare il processo di educazione musicale fin dalla primissima infanzia. C'è l'opinione comune che "avvicinarsi" alla musica, non solo in maniera professionale ma anche semplicemente amatoriale, non sia una "cosa da piccoli".

Per questo si è portati erroneamente a pensare che un bimbo di pochissimi anni, o di pochissimi mesi, debba restare estraneo a questo mondo. Alla luce dei risultati di numerose ricerche e del parere di autorevoli specialisti, è assolutamente positivo invece iniziare il processo di educazione musicale fin dai primissimi mesi di vita perchè è in questo periodo (dalla nascita al compimento dei tre anni) che il bambino sviluppa attitudini, capacità e potenzialità di apprendimento.

Mozart
Proprio come accade con la lingua o con le lingue, nel caso di genitori che ne parlano più d'una, è un bene che il neonato sia messo in condizione di assorbire fin da subito il linguaggio della musica. La capacità di sviluppo delle sue potenzialità ed attitudini, inclusa quella musicale sarà maggiore se saranno più ricchi gli stimoli ricevuti dal suo cervello.

Non serve essere dei cantanti di professione od esperti musicisti per "iniziare" il nostro bambino a questa stimolante modalità d'espressione. Basterà infatti cantare melodiche filastrocche e dolci ninne-nanna, per poi passare all'ascolto di canzoni di vari generi ed epoche.

L'importante è che si crei un ambiente sereno e gradevole in cui il bambino si può immergere, un ambiente ricco di stimoli acustici positivi, a volte allegri, a volte rilassanti, invitandolo anche al canto. Questo può diventare anche una nuova, alternativa e una occasione di dialogo con noi e con gli adulti.

Il ritmo, la melodia, le parole di una canzone, sono ottimi esercizi per lo sviluppo della memoria, del coordinamento, della capacità linguistica. Cantare aiuta infatti ad esprimere i propri sentimenti ed emozioni, come cantare in coro ed insieme ad altri bambini contribuisce a promuovere la cooperazione e l'armonia.

Per frequentare delle lezioni di canto con insegnanti qualificati, o per lo studio di uno strumento, bisognerà attendere che il nostro bimbo abbia almeno 3 anni di età (anche se in verità esistono scuole di educazione musicale persino per la primissima infanzia). Ha un'importanza fondamentale che la musica faccia parte della sua vita fin dalla nascita (e anche prima) e produrrà senza dubbio i suoi benefici effetti negli anni a venire.

Che la musica faccia bene al bambino fin da quando è ancora nel pancione di mamma è ormai noto a tutti. Infatti, alla mamma in gravidanza viene spesso consigliato di ascoltare musica, meglio se classica, per far sentire al bimbo in formazione suoni dolci e tranquillizzanti ed abituarlo alla musicalità.

Ma l'educazione musicale del bambino è qualcosa che va anche al di là del puro ascolto di musica durante la gravidanza e dopo il parto. Esistono dei corsi sia per bambini "in fasce" si per i più grandi: il primo è chiamato musica in fasce ed è destinato ai bambini da 0 a 3 anni, l'altro serve per lo sviluppo della musicalità ed è dedicato ai bambini da 3 a 6 anni.

I benefici che questi bambini ne traggono sono molteplici, tra cui i più importanti sono legati allo sviluppo delle capacità creative e cognitive. Nelle lezioni di musica in fasce, i bambini ascoltano delle melodie senza parole separate da intervalli silenziosi. Vengono poi proposti dei giochi assecondati da movimenti ritmici, i bambini possono muoversi a piacimento secondo gli stimoli sonori che avvertono.

Questa fase, chiamata periodo di assorbimento, è quella più importante: è proprio in questo periodo che il bambino assimila il massimo, sotto ogni punto di vista e, quindi, anche dal punto di vista musicale. Gli stimoli a cui i bambini vengono sottoposti li faranno reagire di conseguenza, dando all'inizio risposte casuali, poi sempre più intenzionali, fino a giungere ad una perfetta imitazione dei suoni prodotti dall'adulto.

Nelle lezioni di musica per i bimbi un po più grandi, il bambino è già stato preparato dalla prima fase, quindi ha già una certa competenza. Il bimbo è libero di giocare e di muoversi a piacimento, e viene spronato a compiere giochi più complessi, fatti di determinate regole ed accompagnati dal canto.

In questa fase il processo di imitazione si affina e diventa più accurato, nei più grandi è possibile anche vedere una vera e propria arte di improvvisazione musicale. Il bambino ha una certa padronanza nel muoversi e nei suoni. In questa fase, inoltre, il bambino ha già imparato le regole della musica ed è a questo punto che il piccolo può essere avvicinato ad uno strumento musicale, se lo desidera.
 

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