Bambini: per i problemi di udito è fondamentale la diagnosi precoce
Bambini - Articoli
Scritto da Tatta Bis     Venerdì 22 Marzo 2013 13:42 Stampa
bambinoL'Associazione "Sentire e Crescere" visita tutti i bambini che non hanno superato lo screening uditivo alla nascita. All'Ospedale San Paolo Università di Milano è attiva l'Associazione "Sentire e Crescere Onlus" che ha come obbiettivo la valutazione audiologica dei bambini. Un'equipe specializzata si occupa di inquadrare, trattare e monitorare nel tempo i problemi otologici dei piccoli pazienti che afferiscono all'ambulatorio dell'associazione.

La onlus visita tutti i bambini che non hanno superato lo screening uditivo alla nascita, valuta i soggetti in cui genitori e/o insegnanti sospettino un deficit uditivo, approfondisce la situazione audiologica nel caso di malformazioni craniofacciali (labiopalatoschisi).

Neonato
Si occupa anche di bambini con lievi deficit uditivi legati alla presenza di effusioni catarrali. Lo scopo primario è prevenire con diagnosi e trattamento precoci le conseguenze della deprivazione uditivo-sensoriale sullo sviluppo del linguaggio, sulle capacità di apprendimento, sulle performance scolastiche, sull'autostima e sulla crescita del bambino nel suo complesso.

I segnali, per identificare un problema uditivo che necessita di valutazione specialistica audiologica ed audiometrica, sono pochi: se il vostro bambino non reagisce in alcun modo a rumori forti inattesi, non volge la testa in direzione della voce, se ascolta la televisione a volumi elevati, o non pronuncia correttamente le parole, potrebbe avere un certo grado di perdita dell'udito.

Di fondamentale importanza è la diagnosi precoce per una corretta gestione terapeutica dell'ipoacusia. Per questo sono nati dei progetti in collaborazione con altre associazioni e con scuole primarie milanesi per eseguire screening audiologici di primo livello. Il fine è di scovare problemi otologici misconosciuti.

Una diagnosi precoce per affrontare efficacemente e risolvere i problemi uditivi dei bambini. Una ipoacusia permanente nel bambino può avere conseguenze sullo sviluppo del linguaggio e delle abilità cognitive, tanto più gravi quanto più grave è il deficit e quanto più è precoce la sua insorgenza.

L'ipoacusia, soprattutto se presente come malattia isolata, può sfuggire ai familiari dei bambini che ne sono affetti, dato che in genere non sono visibili le lesioni che la determinano e che gli effetti sullo sviluppo del bambino non si manifestano nelle prime epoche della vita. La ipoacusia neurosensoriale bilaterale grave e profonda è una condizione fortemente invalidante che interessa 1-3 neonati su 1.000, la percentuale sale a valori del 4-5% nel caso di neonati con fattori di rischio audiologico o ricoverati nelle Unità di Terapia Intensiva Neonatale.

Gli effetti di una ipoacusia grave o profonda presente alla nascita o acquisita nella prima infanzia sono particolarmente importanti, in quanto tale patologia ostacola un normale sviluppo del linguaggio e di conseguenza determina alterazioni secondarie nello sviluppo complessivo del bambino (aspetti cognitivi, relazionali, affettivi).

L'approccio attuale alla problematica prevede l'individuazione precoce della patologia attraverso programmi di screening neonatale universale, a cui fanno seguito precoci e specifici interventi di applicazione di sussidi uditivi idonei (protesi digitali o impianto cocleare) e di riabilitazione logopedica.

Purtroppo le ipoacusie infantili bilaterali permanenti o persistenti non sono rare e quelle congenite hanno un'incidenza di circa 1,5 nuovi casi per mille neonati, con valori fino al 3 per mille evidenziati da studi più recenti. Esistono tuttavia alcuni gruppi di bambini, ad esempio quelli ricoverati nelle unità di terapia intensiva neonatale e quelli con precedenti familiari per deficit uditivi, in cui il rischio di un'ipoacusia può essere 10-20 volte maggiore.

Approfondimenti:  sito dell'Associazione Sentire e Crescere Onlus

 

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