Abusò della nipotina, nonna condannata a 6 anni di reclusione
Bambini - Articoli
Scritto da Tatta Bis     Mercoledì 03 Luglio 2013 08:48 Stampa
bambiniLa quinta sezione del Tribunale di Roma ha condannato a sei anni di reclusione una donna romana di 62 anni, accusata di pedofilia. La donna era sotto processo perchè accusata di aver abusato della nipotina di 4 anni, lasciatale in custodia in occasione del Natale del 2007. 
 
La nonna è stata dichiarata legalmente interdetta per il periodo di espiazione della pena e in perpetuo dai pubblici uffici e da qualsiasi ufficio attinente alla tutela e alla curatela. Inoltre risarcire i genitori della bambina, che si sono costituiti parte civile con l'avvocato Antonio Cardamone.

Pedofilia
In base a quanto accertato dagli inquirenti, la minore è stata vittima di abusi sessuali da parte della nonna soprattutto quando le faceva il bagno. In casa c’era anche il nonno, ma non si sarebbe mai accorto di nulla poiché invalido ed è costretto a vivere su una sedia a rotelle.

Quando il papà e la mamma della bimba sono tornati a prendere la figlia, subito ha iniziato a raccontare cosa le faceva la nonna. Parole che hanno convinto i genitori a rivolgersi a un assistente sociale e alle forze dell’ordine per capire se effettivamente ciò che riferiva la figlia era o meno vero. 

Dopo un incidente probatorio e due perzie che sono state compiute sulla piccola, la terribile notizia: la nonna aveva abusato della nipotina.
 
Fu presentata una dettagliata denuncia e le dichiarazioni della bambina furono raccolte durante un incidente probatorio da un perito nominato dal gip.
 
I giudici, con riferimento alla credibilità e genuinità della testimonianza resa dalla bambina, spiegano nella sentenza che il racconto dei fatti, pur se fornito a fatica e con imbarazzo, come spiegato dal perito nell'elaborato redatto e come emerge dalla visione della registrazione (è evidente che la bambina quando ha detto cosa le faceva la nonna ha abbassato lo sguardo) è apparso coerente. 
 
Le dichiarazioni provengono da una bambina che, alla data dell'incidente probatorio, aveva quattro anni e sette mesi. I giudici scrivono inoltre che la vittima in ragione della totale inesperienza dovuta all'età e della particolare figura del soggetto abusante, non poteva essere in grado di percepire la violazione della propria libertà sessuale proveniente dalla nonna che vedeva come punto di riferimento dei genitori.
 
 

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