Creato il seggiolino auto salva-bimbi
Bambini - Articoli
Scritto da Tatta Bis     Mercoledì 09 Ottobre 2013 09:21 Stampa
BambinoRosella Palomba del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) racconta con entusiasmo del seggiolino fatto apposta per non dimenticare i bambini in auto, messo a punto dai ragazzi dell’Isis Fermi di Bibbiena, questa invenzione si è aggiudicata il primo posto alla quarta edizione di "InvFactor-anche tu genio!". 
 
La competizione è per studenti inventori, organizzata dall’Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali del Consiglio nazionale delle ricerche (Irpps-Cnr) con la rappresentanza in Italia della Commissione europea. 

Seggiolino Salva-bimbo
Ogni anno, partecipano a questa gara decine di scuole italiane e si cerca di scovare giovani talenti con il pallino per le invenzioni. Molti, tra i 42 progetti in gara, i temi toccati dai giovani Archimede: il risparmio energetico, il riciclo, la tecnologia e la sostenibilità ambientale, il diritto dei bambini a mandare un Sos quando è in gioco la loro vita.
 
L’invenzione si è aggiudicata il primo premio nel concorso “InvFactor-anche tu genio!” e non è escluso che venga presa in considerazione da aziende del settore per essere posta in vendita. Premiato per il suo funzionamento, ma anche per l’attenzione ai fatti di cronaca, il seggiolino per non dimenticare i bambini in macchina.
 
Si tratta, spiega la coordinatrice del concorso nazionale, di un seggiolino che può funzionare in autonomia, oppure integrato all’impianto dell’auto, si attiva, quando il motore viene spento e la portiera del guidatore viene aperta. 
 
Prima abbassando i finestrini (la maggior parte dei decessi infantili in automobile, infatti, avviene per soffocamento), poi facendo lampeggiare le quattro frecce e suonando il clacson. Se ancora non fosse abbastanza per carpire l’attenzione del genitore, cominciando a mandare una serie di messaggi a un numero di telefono. 
 
Una tecnologia semplice, ma capace di salvare tantissime vite. Al secondo posto, l’inductive desk realizzata dall’Itis Fermi di Roma: una scrivania a induzione magnetica in grado di ricaricare gli oggetti elettronici che vi vengono posati sopra. 
 
Un’invenzione totalmente wireless che sarebbe molto utile non solo in casa, ma anche nei ristoranti. Tra i vincitori, anche il recupero dei materiali del territorio di appartenenza con il progetto Pet cave e mosaici delle studentesse dell’Iis Marconi Galletti di Domodossola che, oltre al terzo posto, si è aggiudicato anche il premio per la creatività femminile. 
 
Grazie alla scoperta di un nuovo materiale edilizio sostenibile, creato con gli scarti delle polveri di marmo, provenienti dalle cave dei loro territori, e dalle bottigliette di Pet. 
 
Le ragazze sono riuscite a realizzare un materiale totalmente nuovo, a basso costo e impatto ambientale, da cui si possono anche ottenere pezzi da usare come mosaico e rivestimenti.
 
La ricercatrice del Cnr incita i ragazzi dicendo di  prendete come modello Steve Jobs, lo dice ai ragazzi quando si parla di riuscire a mettere in commercio le proprie invenzioni. 
 
Per riuscire a sfondare non basta avere un’idea, ma bisogna trovare i fondi per realizzarla, per riuscire a prenderli, bisogna essere in grado, in primo luogo, di comunicarla. Forse anche per questo, il fondatore della mela morsicata sembra il modello più adeguato. 
 
Non basta più essere scienziati e ricercatori. I ragazzi devono diventare manager delle proprie idee. Nonostante le ottime idee degli scienziati (junior e senior), l’Impresa nazionale resta sempre un pò sorda. Non solo per via della crisi, ma anche per la poca propensione a investire nell’innovazione. 
 
Per questo ai giovani scienziati consigliamo di diventare padroni di altre lingue e, se possibile, di trascorrere tempo in scuole straniere. In modo di allargare il giro delle opportunità che, in Italia, purtroppo si trovano ancora fino a un certo punto.
 
 

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