I casi di asfissia neonatale, durante il parto, sono dovuti ad errori umani
Bambini - Articoli
Scritto da Tatta Bis     Martedì 19 Novembre 2013 10:48 Stampa
BambinoUno studio norvegese, durato 15 anni, ha evidenziato un evento di cui si parla poco, ma che accade più spesso di quanto si creda: l'asfissia neonatale. 
 
I risultati dello studio, sono stati pubblicati su "Acta Obstetricia et Gynecologica Scandinavica", la rivista della Federazione nordica delle Società di Ostetricia e Ginecologia e mostrano chiaramente che la causa più comune di questo fenomeno è l’errore umano.
 
Mamma e bambino

Dietro all'asfissia neonatale, gli scienziati pensano che ci sia un inadeguato monitoraggio fetale, la mancanza di competenze cliniche, e l'incapacità di ottenere assistenza da parte di medici esperti o dirigenti il reparto.
 
In Norvegia ci sono circa 60 mila nascite ogni anno, che constano mediamente 65 reclami per lesioni ostetriche (senza considerare i casi non denunciati).
 
Le lesioni cerebrali o la morte fetale sono rare durante il parto, ma quando si verificano gli effetti sono devastanti, come spiega la dott.ssa Stine Andreasen del Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia presso il Nordlandssykehuset (Nordland Hospital) a Bodø, Norvegia.
 
Lo studio ha indagato sulle richieste inoltrate all’NPE (Norwegian System of Compensation to Patients) riguardanti le lesioni neurologiche o morte a seguito di asfissia alla nascita.
 
In questo studio i ricercatori hanno esaminato 315 reclami fatti all’NPE tra il 1994 e il 2008, che sono stati associati con la presunta asfissia alla nascita. 
 
Valutando questi casi e le pronunce legali, il team ha esaminato i registri ospedalieri e le valutazioni da parte di esperti, per arrivare a determinare che vi erano stati 161 casi che hanno ottenuto un risarcimento.
 
Dei 161 casi accertati, 107 bambini sono sopravvissuti, tuttavia 96 di questi hanno riportato lesioni neurologiche, 54 bambini sono invece morti.
 
I ricercatori hanno scoperto che l’errore umano dietro ai casi di asfissia neonatale era attribuibile al 50% per inadeguato monitoraggio fetale, al 14% per la mancanza di conoscenza clinica, all’11% per una non conformità alle linee guida cliniche. 
 
Il 10% dei casi era dovuto al fallimento nel chiedere e ottenere assistenza medica di alto livello e, infine, il 4% erano errori nella somministrazione di farmaci.
 
Nella maggior parte dei casi indennizzati, uno scarso monitoraggio fetale ha portato a un inadeguato apporto di ossigeno al bambino.
 
Capita, purtroppo che l’errore umano sia in agguato poiché, proprio perché siamo “umani” non siamo perfetti, diverso è il discorso per la negligenza.
 
 

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