Nanna sì nanna no? I bambini dai 3 ai 5 anni devono fare il sonnellino pomeridiano oppure possono farne a meno? La dottoressa Rebecca Spencer e i colleghi dell'Università del Massachusetts di Amherst (Stati Uniti), hanno dimostrato che i bambini che fanno il pisolino dopo pranzo arrivano a ricordare il 10% in più delle informazioni ricevute alla scuola materna durante la mattinata rispetto a chi non lo fa.

Lo studio è stato pubblicato su Pnas e ha evidenziato che gli effetti benefici del sonnellino pomeridiano (sperimentato su 40 bambini ) perdurano fino al giorno dopo. Ne è emerso che il riposino aumenta l'attività delle regioni del cervello coinvolte nell'apprendimento e nella rielaborazione delle nuove informazioni.

Non bisogna preoccuparsi per i bambini più grandicelli, nei quali abbandonare l'abitudine del sonnellino pomeridiano è assolutamnete naturale. Sono svariati gli studi che hanno confermato l'effetto positivo dell'abitudine alla nanna di giorno nei bambini. Per esempio i ricercatori di Emory University di Atlanta avevano dimostrato che i neonati crescono il 20% in più.

Se il riposino avviene alla scuola materna allora le insegnanti sanno già come comportarsi, anche se a volte possono richiedere ai genitori un oggetto che accompagni i piccoli nel lettino. Se invece dorme a casa, bisogna prendere l'abitudine di non ricattare il bambino in nessun modo, con un rituale di accompagnamento.

Se il bambino comincia a faticare nell'addormentarsi, fa capricci insistenti, resiste sveglio e vigile fino a sera senza crisi di nervi o stanchezza eccessiva dopo che per un certo periodo invece dormiva abitualmente, bisogna valutare se è una crisi passeggera o se il bambino non ha più il bisogno fisiologico di dormire anche al pomeriggio.

Fonte: Pnas