Bambini appena nati sono già consapevoli del proprio corpo
Bambini - Articoli
Scritto da Letizia Perugia     Martedì 03 Dicembre 2013 09:34 Stampa
BambinoUna ricerca del Birkbeck College di Londra, pubblicata sulla rivista "Current Biology" ha scoperto che i neonati, già dai primi istanti di vita, sanno percepire se stessi come entità separata e a distinguere il proprio corpo dall'ambiente circostante. 
 
La ricerca ha coinvolto 40 neonati in salute, tra poche ore e i quattro giorni di vita, ai quali sono stati mostrati video di altri piccoli che venivano accarezzati con un pennello soffice. I neonati sono stati poi accarezzati mentre guardavano lo schermo e i ricercatori hanno scoperto che, proprio quando venivano a loro volta coccolati, si mostravano più interessati ai video di altri piccoli.
 
Mamma e Neonato

Inoltre i ricercatori hanno osservato che i bebè risultavano meno interessati a guardare altri bimbi quando l'immagine veniva proposta sottosopra, come se risultasse meno "affidabile" ai loro occhi.
 
I risultati dello studio, come spiega Maria Laura Filippetti, del Birkbeck College, University of London, che ha svolto la ricerca, potrebbero essere utili per scoprire anormalità nello sviluppo dei piccoli soprattutto a livello relazionale, che potrebbero portarli in seguito a soffrire di autismo. 
 
Questa patologia si caratterizza appunto per una mancanza della percezione del proprio corpo come entità a se stante in rapporto con l'ambiente esterno, cosa che potrebbe rendere utile focalizzare le successive ricerche anche sulla relazione tra se stessi e gli altri.
 
Aver scoperto che i neonati sono un soggetto attivo e separato, che riescono a sperimentare se stessi e a mettersi in rapporto con l'ambiente esterno è importante, lo spiega Simonetta Gentile, responsabile di psicologia clinica dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, i piccoli, a differenza di quanto si pensava in passato, non sono passivi o chiusi, ma predisposti alla socialità.

A partire dallla seconda fase della gravidanza, è stato dimostrato che riconoscono la voce della mamma e reagiscono a stimoli (delle luci che riescono a penetrare attraverso la parete uterina). In generale questa loro predisposizione innata alla socialità contribuisce a creare un rapporto unico e speciale tra il piccolo e i suoi familiari, in particolare la mamma, sin dai primi momenti di vita.
 
La ricerca è stata condotta dal Birkbeck College, University of London, in collaborazione con il gruppo di ricerca guidato dalla dottoressa Teresa Farroni dell'Università di Padova.

Questi esperimenti dimostrano per la prima volta che fattori fondamentali per la percezione del proprio corpo sono presenti già alla nascita e in una prospettiva di studio relativo allo sviluppo sociale atipico, come nel caso dell’autismo, si potrebbe ipotizzare che l'incapacità di socializzare si abbia a partire da una incapacità di percepirsi come individui.

Il lavoro di ricerca è stato condotto grazie a un progetto finanziato dalla Marie Curie, che prevede la collaborazione tra il Centre of Brain and Cognitive Development, Birkbeck college di Londra e il Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione dell'Università di Padova.
 
FonteCurrent Biology

 

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