Bambini e ragazzi sempre più sedentari a causa della crisi economica
Bambini - Articoli
Scritto da Letizia Perugia     Lunedì 20 Gennaio 2014 10:14 Stampa
Sport La crisi economica colpisce anche gli stili di vita e la salute dei bambini: un minore su 4 nel tempo libero non fa attività fisica e non pratica uno sport a causa di problemi economici. 
 
Questi dati emergono dalla ricerca "Lo stile di vita dei bambini e dei ragazzi" che è stata realizzata da Ipsos per Save the Children e Mondelēz in Italia, condotta fra i ragazzi italiani tra 6 e 17 anni, e presentata a Roma. 
 
Ragazzi sport

I ragazzi italiani sono sempre più pigri: 4 su 10 si muovono in auto, pochi (24%) a piedi, ancora meno (9%) in bici, il 73% sta in casa nel tempo libero e tra le cause dell’inattività, secondo il 35% di genitori intervistati c'è la mancanza di voglia e di interesse da parte dei bambini e ragazzi, il costo eccessivo delle strutture, per il 28% di madri e padri, con un aumento del 13% rispetto al 2012, l’incompatibilità degli orari, per il 13% del campione. 
 
Le difficoltà economiche hanno un impatto anche sulle abitudini dei genitori che nel tempo libero non praticano sport mai o raramente, ci rinuncia il 44% dei genitori (a fronte del 37% nel 2012).  
 
Secondo l'opinione dei ragazzi, sono sempre di più coloro che danno scarsa rilevanza all’attività fisica: alla domanda "tra i tuoi amici e compagni come viene considerato uno che pratica sport, fa attività fisica", il 39% (+7% rispetto al 2012) risponde in nessun modo particolare, non se ne parla quasi a fronte invece di un 40% (-6% in confronto al 2012) di under18 che dichiara un’opinione positiva. 
 
La scuola vede confermato il suo ruolo nella promozione delle attività sportive anche se si registra un calo nella disponibilità di spazi dedicati, infatti il 91% dei ragazzi pratica attività a scuola, prevalentemente con la classica frequenza bi-settimanale. 
 
Un 9%, tuttavia, non fa pratica motoria a scuola e ciò, nel 39% dei casi, per l’assenza di uno spazio attrezzato (+10% rispetto al 2012).  
 
Gli adolescenti, più autonomi nello spostamento e non ancora motorizzati, usano i mezzi pubblici più degli studenti degli altri gradi di scuola (59% contro 16% della secondaria inferiore) ma anche presso questo gruppo di età l’uso della bicicletta è limitato al 12%, come del resto fra i pre-adolescenti (11-13 anni) che tuttavia si muovono a piedi in un terzo delle occasioni. 
 
Gli spostamenti a piedi, sebbene decisamente più limitati per i 14-17enni (11%), tendono ad esser più lunghi, ma rimane l’abitudine a camminare poco, massimo mezz’ora per due ragazzi su tre (66%) e più di un’ora solo per un segmento limitatissimo di giovani (4%).
 
Un terzo dei ragazzi (32%) prende l’ascensore per raggiungere i piani alti.  A incentivare la sedentarietà dei bambini e adolescenti italiani ci sono poi i media.
 
Il tempo davanti alla Tv è quasi la metà (47%) la vede per un tempo compreso fra 1 e 3 ore al giorno, aumenta, di poco, il tempo dedicato ai videogames, dell’85% che vi gioca, il 57% lo fa mediamente per un tempo compreso fra 1 e le 3 ore. 
 
Internet è legato all’età: lo utilizza il 100% degli over 14 anni e il 30% vi passa anche più di tre ore, contro un 80% degli 11-13 enni e il 59% dei minori di 10 anni, che ne fanno un uso più morigerato, in media un’ora e mezz’ora. 
 
I minori italiani stanno moltissimo a casa: il 73% vi trascorre (a casa propria o di amici) il tempo libero, a fronte di un 27% che lo trascorre fuori casa all’aperto con gli amici. 
 
Il 36% dei genitori motiva lo stare a casa dei figli con la mancanza di spazi all’aperto dove incontrarsi con gli amici, e questo sembrerebbe legato ad un leggero calo della disponibilità di campi sportivi (-6% secondo i genitori, -3% secondo i figli). 
 
Il quadro mostra bambini più sedentari, disabituati all’incontro e confronto con i pari, che passano molto tempo a casa, rischiano più di altri di sviluppare patologie ma anche di essere più tristi, depressi, soli, come commenta Valerio Neri Direttore Generale Save the Children Italia.  
 
 

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