In Italia 700 mila bambini subiscono violenze, pediatri impreparati
Bambini - Articoli
Scritto da Tatta Bis     Lunedì 09 Giugno 2014 09:39 Stampa
violenza sui bambiniUno studio dell'Osservatorio Nazionale sulla salute dell'infanzia e dell'adolescenza (Paidoss), che è stato presentato in anteprima all'International pediatric workshop, ha rivelato che in Italia ben 700 mila bambini subiscono violenze.
 
Il dossier ha fatto emergere inoltre che spesso le violenze avvengono proprio per mano di chi dovrebbe proteggere i piccoli, ossia i genitori: fratture, lividi, escoriazioni all'interno della bocca e bruciature, causate da incidenti circospetti, sarebbero spia del fenomeno. 
 
bambini-violenza

Le violenze possono essere identificate anche da cambiamenti nel comportamento dei piccoli, diventano più pigri, svogliati, o al contrario iperattivi e impulsivi. 
 
Il fenomeno in Italia coinvolge, secondo le stime, circa 700mila tra bambini e adolescenti, sono invece 100mila, circa l'1% del totale degli under 18 italiani, coloro che vengono presi in carico dai servizi per abusi. 
 
Nell'80% dei casi la violenza viene compiuta dalla madre, nel 10% dal padre, gli abusi sessuali sono 13% dei casi di violenza e sono a rischio sono soprattutto i più piccoli.
 
L'età media delle vittime è tra i 4 e i 6 anni, le bimbe patiscono più spesso abusi sessuali mentre i bimbi sono bersaglio di comportamenti violenti.
 
La salvezza dei piccoli passa attraverso insegnanti e medici: la segnalazione degli abusi, la metà delle volte arriva dalla scuola o dal pediatra, e in un caso su quattro dai servizi sociali o da uno dei genitori.
 
Il 43% dei 300 pediatri di famiglia intervistati per l'indagine di Paidoss ha segnalato maltrattamenti su minori, in un caso su tre nell'ultimo anno e due volte su tre mettendo al corrente i servizi sociali. 
 
Tuttavia, i pediatri ammettono di non sentirsi preparati a sufficienza, l'80% di loro non si ritiene competente e non conosce bene le leggi al riguardo, il 70% pensa invece di avere troppo poco tempo per una valutazione corretta. 
 
Il 62% teme di non essere abbastanza tutelato in caso di sospetti non confermati e preferisce delegare agli esperti, il 20% dei pediatri ammette di avere avuto sospetti ma di non averli segnalati, anche nel timore di sbagliare. 
 
Il pediatra è una sentinella della salute del bimbo, bisogna aumentare le sue conoscenze perché possa decidere se e come sporgere una segnalazione in modo efficace.
 
Lo ha dichiarato Giuseppe Mele, presidente di Paidoss e della Società italiana medici pediatri, ha poi sottolineato come questo tipo di tutela si fondamentale anche per evitare le gravi ripercussioni, che possono avere effetti negativi su tutta l'esistenza della vittima. 
 
 

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