Nasce orsetto per aiutare bambini in ospedale
Bambini - Articoli
Scritto da Letizia Perugia     Lunedì 03 Novembre 2014 16:31 Stampa
BambinoL'orsetto robot, Huggable, messo a punto dal Personal Robots Group del Massachusetts Institute of Technology (Mit) di Boston è un gioiello della tecnologia. 
 
Dopo 8 anni di prove e migliorie ora è in sperimentazione al Children's Hospital di Boston, nel reparto terapia intensiva ed oncologia. Con questo peluche i bambini ricoverati giocano e lui svolge funzioni di terapista (pet-therapy), fornisce informazioni sull'umore dei piccoli al personale infermieristico e medico. 
 
Pet Therapy

La maggior parte dei pezzi del robot sono stati stampati in 3D ed è dotato di sensori di pressione sulle zampe, mentre il corpo è interamente ricoperto di sensori tattili. 
 
Ha delle videocamere negli occhi, che sono animati, microfoni nelle orecchie, parla, si muove ed ha incorporato un pc con collegamento wireless, c'è incluso anche uno smartphone. 
 
I ricercatori e i medici stanno studiando le interazioni dei bambini e delle famiglie con il piccolo robot: come i bambini giocano con l'orso può aiutare i medici a capire il loro stato di salute, se sentono dolore, se sono ansiosi o preoccupati.
 
Il peluche è stato ideato a seguito dei vari studi che hanno evidenziato l'utilità degli animali addestrati, in corsia per la loro capacità di individuare attraverso il fiuto i disturbi all'interno dell'organismo umano e dopo che parecchi psichiatri hanno confermato l'efficacia della pet therapy, basata sull'interazione tra uomo e cuccioli che rafforza i trattamenti tradizionali.
 
L'orso-medico vanta ben 78 premi Nobel, di cui 29 per la Fisica, 20 per l'Economia, 15 per la Chimica, 10 per la Medicina e addirittura 4 per la Pace. 
 
Grazie alle innumerevoli funzioni cui può adempiere, "Huggable" potrà presto diventare il migliore amico dei pazienti più piccoli e di coloro i quali li hanno in cura. 
 
I ricercatori del MIT hanno presentato l'orsacchiotto alla BBC in questi giorni, stanno anche studiando le interazioni dei bambini e delle loro famiglie col robot per capire se può essere un aiuto diagnostico e se ci sia modo di migliorarne le sue funzioni. 

 

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