Oms vuole debellare rosolia e morbillo entro il 2015
Bambini - Articoli
Scritto da Letizia Perugia     Mercoledì 26 Novembre 2014 15:15 Stampa
vaccino1Entro il 2015 l'Organizzazione Mondiale della Sanità vuole eliminare il morbillo e la rosolia in Europa, eguagliando così gli ottimi esempi di Stati Uniti e America Centrale che hanno raggiunto questo obiettivo già nel 2010. 
 
Il morbillo e la rosolia possono causare complicanze gravi e rimangono ancora oggi un rischio per il nostro Paese, lo sfogo sulla pelle è solo una minima parte delle conseguenze, è molto più pericoloso lasciare i bambini scoperti col morbillo in agguato che vaccinarli. 
 
Morbillo bambino

Il presidente della commissione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Susanna Esposito, ricorda prima di ogni altra cosa che il morbillo è causato dal virus Paramyxovirus e che è di fatto una malattia infettiva che attacca il sistema respiratorio, e non la pelle.
 
Le conseguenze che può lasciare sono pesantissime: problemi polmonari, problemi al sistema immunitario, complicazioni che si trascinano negli anni a venire. 
 
Secondo i dati diffusi dall'Istituto Superiore di Sanità, nel mese di settembre 2014 sono stati segnalati 45 casi di morbillo, in Italia, portando a 1566 i casi segnalati dall'inizio dell’anno.
 
Più della metà dei casi (57,9%) ha un'età compresa tra 15 e 39 anni, di cui l'85,2% non è mai stato vaccinato e il 6,6% ha effettuato una sola dose di vaccino: 1 caso su 4 ha riportato almeno una complicanza, tra cui 80 casi di polmonite. 
 
Sempre secondo l'ISS, nel mese di settembre 2014 sono stati segnalati 4 casi di rosolia, portando a 16 il totale delle segnalazioni dall’inizio dell’anno. 
 
A livello globale la situazione evidenzia la necessità di interventi mirati soprattutto ad aumentare la copertura vaccinale, in Italia, se vogliamo davvero raggiungere gli obiettivi prefissati dall’OMS, è indispensabile un coinvolgimento politico sia a livello nazionale che regionale. 
 
La vaccinazione trivalente (morbillo-parotite-rosolia), in Italia, è stata inclusa ufficialmente nel 1999 nel calendario nazionale delle vaccinazioni obbligatorie e raccomandate, con indicazioni per la somministrazione della prima dose per tutti i bambini a partire dai 12 mesi compiuti e comunque entro il 15° mese di vita, e con l’introduzione di una seconda dose all’età di 5-6 anni. 
 
Eppure la situazione della copertura vaccinale è ancora preoccupante, la Commissione italiana sta lavorando con l’obiettivo di arrivare all’eliminazione di queste malattie ancora troppo diffuse.
 
Purtroppo i casi di morbillo sono tanti, le coperture vaccinali sulla 1 dose sono inferiori all’atteso (intorno al 90%), e i dati sulla dose 2 sono incompleti. 
 
In Europa, secondo fonti dell’Istituto Superiore di Sanità, tra il 1 luglio 2013 e il 30 giugno 2014, 30 Paesi dell’Unione europea e dello Spazio economico europeo hanno segnalato 7116 casi di morbillo. 
 
Di questi, il 77,3% dei casi segnalati proviene da 3 Paesi: Paesi Bassi, Italia e Germania (869). 
 
La fascia di età con maggiore incidenza è rappresentata dai bambini sotto un anno di vita, seguita dai bambini tra 1 e 4 anni e gli adolescenti tra 10 e 14 anni. 
 
Il morbillo e la rosolia sono malattie ancora molto pericolose, c'è un significativo calo di attenzione nei confronti della vaccinazione in alcuni Paesi europei e al riemergere, quindi, di numerose epidemie. 
 
Prima dell’arrivo della vaccinazione nel 1963, il morbillo ogni anno nel mondo uccideva circa 2 milioni di bambini: nel corso degli ultimi decenni, miliardi di dosi di vaccino sono state distribuite in tutto il mondo, la mortalitá si é ridotta ed il vaccino si è confermato estremamente sicuro. 
 
Per raggiungere l’obiettivo dell’OMS di eliminare morbillo e rosolia entro il prossimo anno ogni Paese che ha aderito al Piano di Prevenzione (53 Paesi, tra quelli all’interno dell’UE e nel resto del mondo) dovrà dimostrare un livello di copertura vaccinale pari o maggiore del 95%.
 
Morbillo e rosolia potranno considerarsi malattie eliminate solo quando si constaterà la completa scomparsa di casi delle due malattie per un periodo di almeno 36 mesi dall’ultimo caso conosciuto. 
 
Inoltre, gli Stati partecipanti al Piano dovranno raggiungere il 95 per cento dei soggetti di età inferiore ai 40 anni vaccinati con due dosi di vaccino. Il prossimo WHO European Regional Verification Committee Meeting si svolgerà tra un anno nella sede WHO di Copenhagen.
 
 

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