Il vaccino è l'arma migliore per combattere la meningite
Bambini - Articoli
Scritto da Tatta Bis     Venerdì 12 Dicembre 2014 15:44 Stampa
meningiteLa meningite è un'infezione del sistema nervoso, in particolare le meningi che sono il rivestimento, il dottor Alberto Villani, responsabile di Malattie Infettive del Bambino Gesù, può essere determinata da virus o batteri: i più aggressivi sono i batteri e tra questi meningococco, pneumococco ed Haemophilus Influentiae di tipo B.
 
Esistono vari sierotipi che determinano la malattia, i più comuni dei quali sono ben tipizzati e immessi nei vaccini, vaccinarsi sembra essere quindi l'unica arma contro alcune varianti di questa malattia, che ha una progressione in molti casi rapidissima e dei sintomi che inizialmente assomigliano a quelli dell'influenza prima che se ne verifichino altri (macchie o rigidità nucale), che arrivano quando è troppo tardi.
 
Vaccino bambini

Per proteggere i bambini dalla meningite si fa il vaccino esavalente, in tre richiami a 3,5 e 11 mesi, a cui si aggiunge anche quello contro lo pneumococco, i richiami vanno fatti sempre a 3,5 e 11 mesi.
 
Ad un anno di vita si può effettuare invece il vaccino contro il meningococco di tipo c, in una sola dose e poi, dal 1 gennaio 2014, è possibile effettuare anche quello contro il meningococco b che  è gratuito solo in alcune regioni (Puglia o Basilicata). 
 
Esiste anche il vaccino quadrivalente, che va effettuato sempre a un anno, e protegge contro il tipo y, w, c e a, come spiega l'esperto, per cui teoricamente il bambino a un anno di età può essere protetto da tutti i tipi di meningite più comuni.
 
In Italia, come in tutta l’Europa, il meningococco rappresenta la più importante causa di meningite nei bambini. 
 
Il meningococco si annida nella gola delle persone contagiate: in circa il 10% delle persone è presente senza dare alcun problema è soltanto in circa l’1% degli infetti che si sviluppa la malattia e, tra questi, solo una quota tra l’1 e il 5% rischia la morte. 
 
La maggioranza delle persone, non è quindi sensibile alla meningite e solo in casi rari questo batterio diventa aggressivo e può provocare la malattia. 
 
Il contagio avviene da persona a persona con contatti stretti, in ambienti affollati mentre il batterio non riesce a sopravvivere nell’ambiente, né in alimenti, bevande o su oggetti: per questo non sono efficaci disinfezioni ambientali e non c'è un rischio epidemico che oltrepassi il circuito dei contatti stretti dei casi. 
 
Contro le meningiti batteriche gli antibiotici sono il rimedio più efficace, vengono somministrati alle persone che sono state a stretto contatto con un caso di meningite: gli antibiotici riescono a evitare che gli altri si ammalino e inoltre sono necessari per far guarire la persona già malata, ma non danno una protezione duratura, inoltre il soggetto colpito potrebbe si salvarsi la vita, ma andare incontro a conseguenze neurologiche. 
 
Dai dati dell'Istituto Superiore di Sanità risulta che le segnalazioni nel 2001 sono state 815, nel 2002 sono state 880 e per il 2003 e fino al 2005 i casi registrati in Italia sono circa 900 all’anno. 
 
 

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