Linee guida del Ministero della Salute per la colazione dei bambini
Bambini - Articoli
Scritto da Letizia Perugia     Martedì 28 Aprile 2015 09:34 Stampa
BIMBO mangia logoLa prima colazione, lo sostengono pediatri e nutrizionisti, è il pasto più importante fra quelli principali: permette di iniziare la giornata con energia, evita di far arrivare adulti e bambini stanchi ed affamati al pranzo e apporta circa il 20% delle calorie necessarie al fabbisogno quotidiano, adeguatamente ripartite fra proteine, grassi e carboidrati.
 
Molti bambini purtroppo saltano la colazione per pigrizia, fretta, abitudine propria o consuetudine dei genitori e per altri motivi più o meno comuni, mentre per molti altri si riduce ad uno snack o merendine mangiate di corsa nel tragitto per andare a scuola, in macchina, pulmino o addirittura mentre si scendono le scale di casa. 
 
Prima colazione

Importante è abituare i bambini a fare una corretta prima colazione, mettere la sveglia dieci minuti prima per dare loro il tempo di sedersi a tavola con tranquillità, meglio ancora se il momento della colazione diventa piacevole e si può condividere insieme alla famiglia prima di affrontare gli impegni della giornata. 
 
Non fare colazione crea delle difficoltà di concentrazione e di memoria, specialmente nei bambini e nei ragazzi che studiano e frequentano la scuola.
 
Bisogna porre anche l'attenzione su ciò che si mette in tavola: a fornire delle linee guida ai genitori è lo stesso Ministero della Salute che spiega come una tazza di tè o un bicchiere di latte con solo qualche biscotto, è poco, ma d’altra parte una tazza di latte con 10 biscotti, è troppo.
 
La prima colazione deve essere sana e nutriente e dovrebbe comprendere latte o yogurt, pane o fette biscottate (con qualche cucchiaino di cacao, marmellata o miele), o biscotti, o cereali e frutta fresca. 
 
Questi cibi sono perfetti per iniziare bene una giornata, magari seguiti da uno yogurt, un frutto o un piccolo panino come merenda a metà mattinata. 
 
La prima colazione serve a spezzare il digiuno, dopo 8-10 ore dall’ultimo pasto, l’organismo umano ha la necessità di accumulare nuove energie. 
 
Se i bambini saltano la colazione, e spesso anche la merendina di metà mattina, vuol dire che arrivano a digiunare anche 14 ore e questo avrà conseguenze sull’andamento scolastico. 
 
La colazione deve quindi esserci e deve essere adeguata: deve fornire non solo zuccheri semplici, che si smaltiscono in appena un’ora, ma anche zuccheri complessi, vale a dire gli amidi, che danno le energie necessarie per arrivare fino al pranzo. 
 
Vanno benissimo il pane e marmellata, non necessariamente la colazione deve essere dolce come quella classica italiana, che è ben costruita, perché prevede latte o yogurt e un prodotto da forno, e diventa pressoché perfetta se si aggiunge un frutto o una piccola porzione di macedonia. 
 
Anche la colazione all’inglese potrebbe andare bene, ma il problema è il modello culturale: una colazione abbondante funziona quando il pranzo è leggero e la cena è precoce, così come avviene nei Paesi anglosassoni. 
 
La colazione ideale per i bambini dovrebbe essere composta da latte o yogurt, cereali, un prodotto da forno oppure pane con la marmellata, con il miele o anche con una crema al cioccolato. 
 
Anche una merendina ogni tanto potrebbe andare bene e possibilmente deve esserci una piccola porzione di frutta, che va mangiata 5 volte al giorno, le quantità dipendono dall’età del bambino. 

 

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