Bimbi a rischio di allergie alimentari in una scuola su due
Bambini - Articoli
Scritto da Letizia Perugia     Lunedì 26 Ottobre 2015 14:40 Stampa
allergie alimentariIl 61% delle scuole italiane sono frequentate da almeno un bambino allergico a rischio di reazione grave di tipo anafilattico e il 30% delle reazioni allergiche gravi si verifica proprio a scuola. 
 
Questo è quanto riferito a Bergamo nel corso del Congresso Nazionale AAITO (Associazione Allergologi Immunologi Territoriali Ospedalieri) che lancia un appello alle istituzioni: in Italia è molto urgente colmare il vuoto legislativo sulla gestione anafilassi nelle scuole e nei luoghi pubblici.
 
Allergie alimentari

Le allergie alimentari sono più comuni nei primi 3 anni di vita, ma si possono presentare a qualsiasi età, la maggior parte delle reazioni allergiche è da imputarsi a un numero relativamente piccolo di alimenti come il latte vaccino, uovo, soia, grano, arachidi, noci e frutta a guscio, pesce e molluschi. 
 
L'allergia alimentare è la prima causa di anafilassi in età pediatrica, e nell'ultimo decennio si è osservato un aumento di circa sette volte nei bambini tra zero e quindici anni, rappresenta inoltre la seconda causa di anafilassi nell'adulto, lo spiega Maria Beatrice Bilò, Presidente AAITO. 
 
Per allergia alimentare si intende una risposta anomala del sistema immunitario, scatenata dal contatto con un cibo che comunemente viene assunto senza problemi dalla maggioranza degli individui.
 
Qualche volta è effettivamente causata da una reazione allergica, ma in altri casi è causata da:
- difetto del metabolismo degli zuccheri (fruttosemia)
- carenze di enzimi digestivi  (deficit di lattasi)
- effetti tossici dell'alimento da contaminazione (es. anisakis parassita presente nel pesce crudo o poco cotto, muffe)
- intolleranza al glutine (malattia celiaca )
- idiosincrasia (reazione anormale in relazione alla quantità di cibo, di additivi alimentari).
 
Le manifestazioni di anafilassi sono molteplici, e non facilmente riconoscibili, per cui esiste una sottostima dei casi. 
 
Negli ultimi anni è aumentata l'incidenza delle allergie alimentari nei bambini in età scolare, rendendo così più probabile che il personale scolastico si trovi a dover gestire studenti a rischio di gravi reazioni.
 
In Italia, manca una normativa precisa a carattere nazionale per la gestione sia ordinaria (nel quotidiano) sia straordinaria (in caso di emergenza e reazione anafilattica) dei bambini allergici nelle scuole.
 
AAITO è a diposizione del Ministero della Salute e delle Istituzioni, per esaminare insieme le migliori esperienze gestionali a livello regionale e locale, in modo da studiarne la possibile estensione ad altre regioni e su tutto il territorio italiano.
 
La scuola deve garantire a tutti gli studenti la possibilità di vivere in un ambiente sicuro e deve offrire anche a chi che soffre di gravi allergie l’opportunità di partecipare a tutte le attività. 
 
Liguria regione d’eccellenza grazie al progetto GAIA (Gruppo Allergie e Intolleranze Alimentari): primo piano strutturato di gestione delle anafilassi da replicare su scala nazionale, da anni l’Associazione Ligure Allergici, aderente a FederASMA e Allergie Onlus, con il supporto delle Rete Allergologica Ligure, ha affrontato le richieste che riguardano i bambini con allergia alimentare che utilizzavano la ristorazione scolastica, e di tutti coloro che vorrebbero approfittare della ottima gastronomia Ligure, o semplicemente consumare un pasto fuori casa in compagnia degli amici, senza rischiare la vita per una allergia alimentare.
 
Da questo impegno è nato il progetto GAIA (Gruppo Allergie e Intolleranze Alimentari) che, primo in Italia, è riuscito a creare a livello regionale una rete di collaborazione ampia ed efficacie. 
 
FederAsma e ALLERGIE Onlus è fortemente motivato a proporre questa “best practice” alle istituzioni centrali e regionali come modello da cui partire. 
 
Il progetto GAIA, affronta il problema a 360° gradi e nel tempo ha sviluppato un vero e proprio sistema articolato a fasi: prevenzione, formazione delle competenze e gestione rapida delle emergenze. 
 
L’ innovazione è rappresentata dalla partnership tra Regione Liguria, enti e soggetti diversi, che coinvolge il mondo della sanità e della scuola, determinanti per la sostenibilità del progetto, e, in misura paritetica, le associazioni di pazienti. 
 
L’obiettivo di Gaia è promuovere azioni globali, integrate e coordinate, che rispondano alle esigenze dei soggetti allergici e celiaci promuovendo inoltre le eccellenze della Liguria.
 
Altri progetti territoriali sulla gestione delle anafilassi: In Sicilia il Progetto REAP che consiste in una rete di protezione intorno al bambino a rischio di anafilassi per reazione allergica o a rischio di reazione asmatica grave, “Una scuola dall’aria sana” partito nel Comune di Roma e successivamente realizzato anche a Prato, Palermo, Cagliari, Torino e Milano che consiste in pratica in cicli di incontri di informazione per gli studenti e personale scolastico e primo set di formazione per gli insegnanti.
 
Per quanto riguarda l’Europa, è importante citare l’attività dell’EAACI, European Academy of Allergy and Clinical Immunology, alle cui linee guida si ispirano i progetti precedenti. 
 
L’EAACI, la cui attuale presidente è l’italiana Professoressa  Antonella Muraro, ha promosso una campagna di informazione a livello europeo con l’obiettivo di diffondere gli “Standard Minimi per il Bambino Allergico a Scuola” e soprattutto richiedere che gli autoiniettori di adrenalina siano resi disponibili in modo diffuso nelle scuole. Una semplice soluzione che può salvare molte vite.
 
 

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