I bimbi prematuri hanno un rischio di autismo più alto
Bambini - Articoli
Scritto da Tatta Bis     Lunedì 26 Ottobre 2015 14:52 Stampa
autismo2I bambini nati prima delle 30 settimane di gestazione hanno un maggior rischio di sviluppare disturbi dello spettro autistico (DSA) rispetto ai bambini nati a termine.
 
Questo potrebbe essere causato da uno sviluppo cerebrale anomalo o da danni legati al loro essere pretermine, riuscire ad identificare che cosa non va per il verso giusto permetterebbe un intervento precoce a supporto dello sviluppo di questi bambini ben prima della comparsa dei sintomi. 
 
Bambino prematuro

Uno studio di imaging cerebrale neonatale, pubblicato su "Autism Reserach" e condotto con la risonanza magnetica al Murdoch Childrens Research Institute di Melbourne in Australia, su 172 bambini nati pretermine con successiva diagnosi di autismo, ha mostrato la presenza di anomalie cerebrali, con una maggior probabilità di lesioni della sostanza bianca e di volumi cerebellari inferiori rispetto agli altri bambini.  
 
La ricerca ha fornito un importante passo avanti per individuare anomalie strutturali neonatali che potenzialmente si accompagnano con lo sviluppo dei DSA, ha spiegato la dottoressa Alexandra Ure, responsabile dello studio. 
 
I risultati evidenziano che ridotti volumi cerebellari possano predire lo sviluppo di DSA in bambini molto prematuri. Le implicazioni cliniche della precoce identificazione dei bambini con specifiche anomalie strutturali e funzionali riguardano la possibilità di monitorare lo sviluppo cerebrale e di realizzare un tempestivo intervento di supporto prima che si manifestino eventuali sintomi.
 
I disturbi come i DSA sono spesso difficili da diagnosticare nei bambini nati molto prematuri a causa della sovrapposizione dei sintomi di altri disturbi dello sviluppo. 
 
Per questo motivo l’identificazione di biomarcatori per i DSA è particolarmente importante in questo gruppo di bambini. 
 
Studi pregressi avevano già dimostrato come i bambini nati prematuri fossero maggiormente soggetti alla possibilità di sviluppo di problemi cognitivi una volta cresciuti.
 
L’autismo è un disturbo che comprende le aree cerebrali del linguaggio e della comunicazione e che, almeno secondo l’attuale scienza medica, tende a manifestarsi senza una causa apparente. 
 
Se i neonati sottopeso hanno maggiori probabilità di essere affetti da autismo, i bimbi prematuri corrono rischi ancora più preoccupanti. 
 
Infatti, per loro, il pericolo di sviluppare la patologia sale di ben cinque volte rispetto ai piccoli nati dopo 40 settimane di gestazione e con un peso considerato nella norma.
 
Se la possibile relazione “pericolosa” tra il basso peso dei neonati, la nascita pretermine e i disturbi cognitivi non è una novità assoluta, il particolare rapporto di causalità tra peso del piccolo alla nascita e il rischio di essere autistico non era mai stato evidenziato nel corso delle sperimentazioni precedenti in materia.
 
 
 

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