Come dormono i bambini italiani? Uno su tre dorme poco e nel letto dei genitori
Bambini - Articoli
Scritto da Letizia Perugia     Mercoledì 24 Febbraio 2016 15:38 Stampa
Bimbo DormeDi recente sono stati presentati i risultati del Progetto “Ci piace sognare”, che ha valutato le caratteristiche del sonno nel Bambino e nell'Adolescente. 
 
La Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS) e la Società Italiana delle Cure Primarie Pediatriche (SICuPP) hanno elaborato il progetto che ha indagato la durata del sonno e le abitudini individuali e familiari correlate in una popolazione di età compresa tra 1 e 14 anni evidenziando anche delle differenze tra le varie regioni italiane.
 
Bambina Dorme

Anche i più giovani infatti risentono dei ritmi frenetici e delle sollecitazioni tipiche della civiltà moderna e spesso non riescono a riposare come e quanto dovrebbero, questo produce degli effetti negativi sull’umore, sulla capacità di concentrazione e sul rendimento scolastico. 
 
Un giusto equilibrio tra ore di sonno e ore di veglia e un sonno di buona qualità sono le premesse per un sano sviluppo della persona.
 
Sono stati 111 i pediatri italiani coinvolti, 2.030 bambini esaminati tra Nord, Centro e Sud, come ha spiegato il Dottor Giuseppe Di Mauro, presidente della SIPPS, con il duplice scopo di raccogliere dati mancanti e fornire materiale educativo ai genitori sulle corrette abitudini al sonno nelle varie età pediatriche, preparato specificamente per questo progetto e base per un intervento educativo mirato.
 
Il fattore qualificante dello studio, è stato quello di affidare l’indagine al Pediatra di Famiglia, che ben conosce le caratteristiche del proprio assistito e delle sua famiglia e che ha potuto raccogliere dati non influenzati dalla presenza di patologie acute o croniche. 
 
Sono state evidenziate le relazioni tra caratteristiche del sonno e obesità, abitudini alimentari, uso dei media e abitudine alla lettura. 
 
Nel 2015 la National Sleep Foundation (NSF) Americana ha aggiornato le proprie raccomandazioni sulla durata del sonno nelle varie età pediatriche:
• 11-14 ore tra 1 e 3 anni
• 10-13 ore tra 3 e 5 anni
• 9-11 ore tra 6 e 13 anni
 
Dai dati del Progetto emerge che solo il 68,4% dei bambini tra 1 e 14 anni dorme in modo adeguato secondo le più recenti raccomandazioni, con una percentuale maggiore al Nord (72,9%) rispetto al Sud (62,8%) e in generale più bassa tra 10 e 13 anni (51,7%).
 
Anche il luogo dove il bambino prende sonno è importante: alla domanda “Dove ti addormenti?”, risulta che solo il 47% dei bambini di età compresa tra 1 e 2 anni si addormenta nel proprio letto.
 
Questa percentuale sale progressivamente con l’età, arrivando all’87% a 10-13 anni, i bambini che si addormentano nel lettone si riducono con il crescere dell’età, ma sono comunque ancora il 26% a 5-6 anni e il 20% a 7-9 anni. 
 
Un 10% circa di bambini ad ogni età si addormenta in un’altra stanza (ad esempio sul divano in salotto).
 
Il Progetto mette inoltre in luce come il 20% dei bambini di età 5-6 anni e il 17% di età 7-9 anni trascorra la maggior parte della notte nel letto dei genitori. 
 
In totale, il 13,1% dei bambini cambia letto durante la notte: la maggioranza va dal proprio a quello dei genitori, ma c’è anche chi compie il percorso inverso. 
 
Circa il 27% dei bambini beve nell’imminenza di addormentarsi, prevalentemente latte nei primi anni di vita ma anche succo di frutta: bere prima di addormentarsi è un’abitudine legata a una minore durata del sonno. 
 
Un dato curioso è quello che riguarda l’uso del biberon per addormentarsi che è molto frequente nei piccoli, ma il biberon è usato ancora dal 5% dei bambini tra i 5 e i 6 anni.
 
Quali sono le principali abitudini per addormentarsi? TV, videogiochi, tablet e PC e si legge davvero poco: il 65% dei bambini tra i 3 ed i 4 anni utilizza la TV o un altro video per dormire. 
 
Percentuale che scende vertiginosamente al 48% quando si tratta di sfogliare le pagine di un libro, il 72% dei bimbi tra i 5 ed i 9 anni e il 79% tra 10 e 13 anni, usano la TV o un altro video per addormentarsi, ma il dato che maggiormente preoccupa è che sia già il 40% tra 1 e 2 anni. 
 
La durata del sonno è minore quando il bambino guarda un video prima di addormentarsi o ha la TV nella propria camera.
 
Il sonno, ha chiarito il Dottor Luca Bernardo, Responsabile rapporti con Enti e Istituzioni della SIPPS, è un aspetto essenziale per il benessere psicofisico del bambino ed importanti sono le implicazioni cliniche qualora un bimbo dorma in modo inadeguato dal punto di vista quantitativo e/o qualitativo. 
 
Nessuno studio era stato effettuato fino ad oggi in Italia e le nostre conoscenze si basavano su esperienze internazionali. 
 
 

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