Tornano a casa i due gemellini pordenonesi nati di appena 29 settimane
Scritto da Eva Forte
Sabato 09 Gennaio 2021 18:10

Per giungere a questo importante risultato, fin dall’inizio si sono dovuti risolvere non pochi problemi a cominciare dal trasporto. Come spiegano alla Tin del Burlo, infatti: «Il trasporto dei gemelli non è mai agevole e solo un grande impegno da parte di Alberto Peratoner e dell'equipe del 118 dell’Asugi, ha permesso la partenza di due macchine in contemporanea, con a bordo due equipe medico infermieristiche (su un automedica il dottor Pavan e l’infermiera Manzon, sull’altra la dottoressa Trappan e l’infermiera Giormani) sono potute partire in contemporanea e trasportare velocemente i due scriccioli alla nostra Tin».
Un viaggio inatteso e decisamente un po’ precoce, quello dei due gemellini pordenonesi, ma che dopo due mesi di intenso lavoro e di cure attente, si è concluso per il meglio, con la gioia dei genitori e la soddisfazione di tutta l’equipe che ha seguito Cristian e Leonardo nei loro primi fondamentali 60 giorni di vita.
«In questi due mesi – racconta il direttore della Tin del “Burlo Garofolo”, Francesco Maria Risso – i due “giovanotti” qualche volta ci hanno fatto penare, ma, grazie all’ottima squadra di medici, infermieri e Oss, le cose sono andate per il meglio e qualche giorno fa, con grande gioia e soddisfazione abbiamo potuto mandare i due scriccioli a casa in modo che potessero accogliere il nuovo anno insieme ai loro genitori. Mi preme- ha aggiunto Risso – ringraziare tutta la squadra del Burlo, composta da radiologi, laboratoristi, oculisti, neurologi, psicologi e da tutti gli specialisti coinvolti nella gestione dei neonati pretermine. Solo con una peculiare attenzione rivolata ai bimbi e ai neonati, infatti, si riesce ad avere un risultato ottimale ed è proprio questo che il Burlo non è solo un ospedale, ma una “filosofia di lavoro”!».
Grande soddisfazione anche da parte del Direttore Generale del Burlo, Stefano Dorbolò e di tutta la Direzione Strategica dell’Irccs. «Momenti come questi – afferma Dorbolò – sono quelli che ci motivano ogni giorno e danno senso compiuto al nostro operare quotidiano. La forza del nostro Istituto sono tutte le persone, medici, infermieri, Oss, che si impegnano con dedizione e passione, nonché una capacità di lavorare in squadra che ci contraddistingue in ogni situazione. Vogliamo esprimere un grazie particolare al dottor Peratoner e all’Asugi che sono “entrati in campo con noi” in questa delicata occasione organizzando perfettamente un trasporto complicato e inconsueto. Ai due gemellini e ai loro genitori va l’augurio non solo di un felice 2021, ma di una vita ricca di gioie e soddisfazioni».
