Reazioni di un bimbo di fronte ad una sorellina disabile
Bambini - Tata
Scritto da Adriana Cantisani     Lunedì 28 Giugno 2010 16:07 Stampa
Tata Adriana Cara tata vorrei sottoporle il mio enorme problema: ho due bimbi, Tommaso e Lucrezia, rispettivamente di 4 anni e mezzo e 3 anni.

La piccola Lucrezia purtroppo ha una microcefalia vera di grado grave,noi ci impegniamo molto con lei, ma la preoccupazione che più mi affligge ora è la reazione di rabbia e disagio che sta avendo il maschietto, non verso la sorella, ma verso tutto il resto delle persone che ci stanno intorno.


Tata Adriana CantisaniDomani ho appuntamento dalla psicologa che gli ha fatto l'osservazione, cerco di fare del mio meglio ma come faccio?picchia adulti e bambini, ha pochi amici, io e mio marito cerchiamo di dargli delle regole ma lui ci sfida, richiama l'attenzione continuamente nelle maniere più eclatanti (allagamenti, buchi nei muri...) quando mi dedico solo a lui e facciamo piccole cose insieme è un amore, ma non sempre è possibile.

Io e mio marito cerchiamo di dividerci il più possibile, ma ci sono giorni in cui le condizioni cliniche della piccolina non ci lasciano altra scelta che guardarla a vista: ha la peg, è gravemente epilettica, non comunica e non riesce neppure a stare seduta, Tommaso la chiama “la sorella”!
tata Adriana mi aiuti sono disperata!

Grazie. tessa

Cara Tessa,

Intanto ti dico subito “Bravissima!”. Il consulto di un esperto per aiutare Tommaso (e non solo, alla fine tutta la famiglia ne risente positivamente) è la cosa da fare.
 
I bambini piccoli spesso non sono in grado di capire la diversità di un altro bambino: da un lato è bello, perché accettano malattie e disabilità con più disinvoltura e tranquillità, ma allo stesso tempo non riescono a capire che ci possono essere bisogni o attenzioni speciali rivolti a questi bambini.

Vivono quindi la diversità come una discriminazione nei loro confronti. Un aiuto esperto sicuramente lo aiuterebbe a tirare fuori quello che sente e che non sa esprimere, non avendo ancora gli strumenti necessari. Potrebbe essere anche molto utile un corso di psicomotricità per Tommaso.

Ricordati comunque che, per quanta rabbia possa avere dentro, è comunque importantissimo fissare delle regole, che devono essere rispettate. Con le regole il bambino è aiutato a "non sbagliare" e quindi la maggior parte delle sue azioni saranno "vittorie" e non "sconfitte".

 In genere, quando i bambini fanno qualcosa che non si deve fare, in qualche modo vengono richiamati, verbalmente o con punizioni: si tratta comunque di situazioni in cui il bambino "ha torto"…. ed è questo che intendo per “sconfitte”.

Forza che sei una bravissima mamma, capace di mettersi in gioco.

Un abbraccio,

adri

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