Ciucciare il pollice e il lenzuolino di Linus
Bambini - Tata
Scritto da Adriana Cantisani     Venerdì 22 Gennaio 2010 08:25 Stampa
Tata Adriana CantisaniBuongiorno Tata Adriana. Mi chiamo Enrica e sono alla mia seconda gravidanza (a febbraio nascerà Daniele).

Ti scrivo per chiederti un consiglio sulla mia prima figlia Elena, tre anni tra pochi giorni. Da quando aveva 1 mese ciuccia il suo pollice! Praticamente le è sempre servito come consolazione ed è stato, credo, il motivo per cui è riuscita ad imparare a dormire bene e da sola. Infatti ha iniziato a fare le prime nottate lunghe a solo un mese e mezzo ed ha imparato ad addormentarsi da sola a cinque mesi, periodo in cui ha anche iniziato a ciucciare con una copertina che teneva nel lettino (che si chiama "cencetto"!). Il "cencetto" è una copertina quadrata di circa 15 cm.


Tata Adriana Cantisani

Quando è diventata più grande, ha iniziato a tenere il pollice solo in presenza del suo cencetto, ossia durante le ninne; glielo davamo anche in macchina, perché ha sempre avuto un effetto calmante. Ovviamente il cencetto stava con lei anche quando lo scorso anno ha frequentato il nido (che ha iniziato a 20 mesi) e, dopo un periodo iniziale in cui lo chiedeva anche durante il giorno, le educatrici sono riuscite ad insegnarle di nuovo a prenderlo solo per la ninna.

Anche a casa glielo toglievamo dalla vista e glielo restituivamo solo quando era l'ora di andare a letto. Ora che ha iniziato a frequentare la materna, invece, lo esige con più frequenza, soprattutto quando si fa male o quando è particolarmente nervosa (magari perché stanca). Inoltre pretende di portarlo anche a scuola e spesso la maestra ci dice che non lo lascia mai. L'inserimento alla materna è andato bene inizialmente, poi c'è stato un periodo in cui piangeva all'entrata ed era molto difficile staccarsi da lei. Adesso sembra che vada un pò meglio, lo porta a scuola, ma la maestra riesce a farglielo posare.

Il consiglio che ti chiedo è: quando è il momento giusto per iniziare a toglierle l'abitudine e soprattutto in che modo? Non ho intenzione di toglierle questo "rito" proprio ora, però più o meno volevo farmi un'idea dei tempi, tenendo presente che anche io ho ciucciato il pollice fino ad otto anni, quando ho dovuto mettere l'apparecchio ai denti!
Ti chiedo scusa per essermi dilungata così tanto, ma volevo darti tutti gli elementi che potessero aiutarti a darmi una risposta!

Ciao e grazie,
Enrica!

Cara Enrica,

durante la crescita la tua bambina passa diverse fasi e il “cencetto” funge da oggetto transizionale, vale a dire da oggetto che viene investito emotivamente e assume per il bambino un valore affettivo molto forte, capace di trasmettere fiducia, senso di protezione e sicurezza, specialmente in certi momenti della giornata o dello sviluppo.

I bambini si trovano a passare dallo stato fusionale con la mamma, che ha inizio con la gravidanza, alle prime esperienze di separazione, quando ancora bambino non è in grado di rendersi conto che la lontananza della mamma è solo momentanea, in quanto non ne ha ancora interiorizzato la presenza. Intorno ai 6/8 mesi il bambino passa dallo stato fusionale per raggiungere, verso l’anno di vita, alla consapevolezza che la mamma può comparire o scomparire dalla sua vista, ma non dalla sua vita:in questo modo stabilisce dentro di sé una rappresentazione stabile della figura materna.

A questo punto interviene l’oggetto transizionale, il nostro “cencetto”, che consente alla tua bambina di tollerare questa lontananza del genitore nel tempo e nello spazio, creando uno spazio simbolico e nello stesso tempo reale, per contenere l’angoscia della separazione.

Per separazione si può intendere ad esempio il momento della nanna o momenti particolari, come appunto l’inserimento al nido o alla scuola materna: il “cencetto” può aiutare la tua bambina ad affrontare questo momento della giornata.

Con lo sviluppo questi oggetti vengono abbandonati, ma in situazioni particolari di cambiamento possono anche tornare, per attenuare paure legate a nuove scoperte e per ritrovare quella sicurezza conosciuta, in sua compagnia, durante l’infanzia.

E’ importante, non buttare mai via questi oggetti tanto importanti per i piccoli, specialmente (come scrivi anche tu stessa) in un momento così speciale: i cambiamenti sono spesso destabilizzanti per i piccoli e vanno aiutati con calma e gradualità ad abituarsi alle novità. In questo caso abbiamo l’inserimento all’asilo e l’arrivo del fratellino!!

Per quanto riguarda gli eventuali effetti sulla dentizione, puoi eventualmente chiedere un consulto a un dentista, che ti possa indicare entro quali tempi stare per evitare danni, se ci sono particolarità del palato o riguardo alla deglutizione e come intervenire poi in seguito: ormai hanno tutti l’apparecchio!!

Per quanto riguarda l’arrivo del fratellino invece, vivi questi mesi di attesa con serenità e soprattutto goditi tua figlia e i momenti insieme, perché dopo la nascita non sarai più solo tutta per lei, dovrai dividerti un po'! Non trasmetterle ansie e preoccupazioni su “come faremo dopo”.

Un abbraccio forte,
adri

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