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Scritto da Tatta Bis
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Lunedì 23 Dicembre 2013 15:55 |
I ricercatori del Columbia University Medical Center (CUMC) hanno fatto una scoperta fondamentale per la conoscenza e la ricerca di una cura per la malattia di Alzheimer.
Scoperta che ha permesso di rispondere a tre questioni basilari sulla malattia: dove ha inizio, perché inizia da lì e come si diffonde, lo studio, pubblicato su "Nature Neuroscience", è stato condotto su 96 adulti iscritti al progetto "Aging Washington Heights-Inwood Columbia" (WHICAP) utilizzando una variante ad alta risoluzione di fMRI (risonanza magnetica funzionale per immagini) per mappare i difetti metabolici nel cervello.
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Scritto da Letizia Perugia
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Lunedì 23 Dicembre 2013 14:54 |
Viaggiare potrebbe essere "una medicina" efficace per allungare la vita, ridurre il rischio d’infarto (o altri eventi cardiovascolari) e di depressione promuovendo allo stesso tempo la salute del cervello.
Concedersi delle pause di piacere, viaggiando, secondo uno studio offre dei vantaggi e dei benefici sia a livello fisico che mentale e cognitivo, dove esplicano gli stessi effetti del risolvere cruciverba o visitare musei.
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Scritto da Letizia Perugia
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Lunedì 23 Dicembre 2013 14:40 |
Il processo di invecchiamento coinvolge l'intero nostro organismo, a partire dalla degenerazione cellulare, responsabile dello sviluppo di patologie, alle articolazioni, alla vista e, non ultima, la pelle, ovviamente tale processo che non può essere arrestato, si può rallentare e contrastare
Per questo motivo sarebbe opportuno adottare uno stile di vita “anti-aging": una corretta alimentazione, la pratica di attività fisica regolare e costante, l’integrazione e l’eliminazione di pratiche nocive quali fumo, inquinamento, raggi UV, accumulo di stress e così via, da oggi però, la scienza potrebbe fornirci un supporto in più di tipo strutturale che forse in futuro ci renderà in grado di vivere più a lungo in salute.
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Scritto da Letizia Perugia
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Lunedì 23 Dicembre 2013 14:19 |
Ogni giorno assumiamo una quantità indefinita di zucchero attraverso caffè, latte, tè, dolci, merendine e tantissimi insospettabili alimenti (come conserve di pomodoro e ketchup ad esempio) ai quali lo zucchero viene aggiunto per migliorarne il sapore o come conservante.
L'allarme è stato lanciato da uno studio australiano dell'Università del Nuovo Galles secondo cui l’eccesso di dolci può causare una riduzione delle capacità cognitive del nostro cervello.
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Scritto da Tatta Bis
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Venerdì 20 Dicembre 2013 10:59 |
Una mutazione genetica influisce sulla dipendenza da fumo, fino a rendere il legame con la dipendenza più difficile da recidere, a dare parte della responsabilità al Dna è uno studio condotto dai ricercatori dell'Institut Pasteur, del Cnrs e dell'università Pierre et Marie Curie.
Questa mutazione è causata da un gene che produce il recettore neuronale della nicotina: chi possiede questa mutazione, per percepire una sensazione di benessere e di ricompensa dopo aver inalato il fumo serve che la dose sia tre volte più alta rispetto a quella di un fumatore classico.
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