Gli uomini preferiscono il periodo invernale per fare sesso, un recente studio ha scoperto che gli uomini sono maggiormente attratti dalle proprie partner, o dalle donne in genere, d’inverno, la ricerca ha convolto 114 uomini di età compresa tra i 16 e i 53 anni, invitati a giudicare l’attrattiva di alcune donne attraverso una serie di fotografie. 

 

Le donne erano rappresentate in diverse situazioni durante le quattro stagioni: inverno, primavera, estate e autunno, in alcune foto era visibile soltanto il viso, mentre in altre era visibile il corpo poco coperto (in bikini o con il seno in primo piano). In base ai risultati ottenuti, come riportato sul blog di “The Psychology of Human Sexuality”, si è scoperto che gli uomini sono attratti dal volto delle donne in tutti periodi dell'anno allo stesso modo, cambia con le stagioni è l’attrazione esercitata dal corpo femminile,  i maschi si sono dimostrati più attratti dal corpo femminile ritratto nei mesi invernali, più coperto.

 

Secondo uno studio,pubblicato sul "Molecular Psychiatry", la depressione è un fattore che regola anche l’invecchiamento delle nostre cellule: questo è emerso dagli ultimi studi che riguardano i telomeri (la parte terminale dei nostri cromosomi che compongono il DNA).

 

La depressione è strettamente legata all’invecchiamento precoce delle nostre cellule in particolar modo quando questa è in forma molto grave e cronica. Secondo questa ricerca olandese, effettuata dalla VU University di Amsterdam, i telomeri sono influenzati anche da fattori psicologici come i sintomi depressivi che agirebbero sulla lunghezza dei telomeri che sono stati esaminati su un campione di 2400 pazienti.

 

Essere genitori non è mai facile, è complicato e comporta una serie di sfide continue che cambiano via via con la crescita dei figli, tutti noi però possediamo delle conoscenze di base universali sulla genitorialità che sono indipendenti da educazione, cultura e altre differenze individuali. 

 

Il fondatore delle neuroscienze comportamentali della genitorialità, Marc Bornstein, direttore del National Institute of Child Health and Human Development di Bethesda (fa parte dei prestigiosi Istituti Nazionali di Sanità degli Stati Uniti) spiega come gli studi cross-culturali e di brain imaging, che permettono di studiare il cervello delle mamme e dei papà, mostrano che siamo ben equipaggiati per diventare madri e padri.

 

Gli esercizi di aerobica migliorano la memoria e il funzionamento cerebrale, oltre che lo stato fisico: ad affermarlo è un nuovo studio condotto dal Center for BrainHealth della University of Texas di Dallas.

 

Sandra Bond Chapman, primo autore dell'articolo, ha spiegato che la scienza ha mostrato che l'invecchiamento diminuisce l'efficienza mentale e della memoria e questo studio dimostra i grandissimi benefici che gli esercizi di aerobica possono apportare alla memoria di una persona e che questa attività riduce le conseguenze biologiche e cognitive dell'invecchiamento.

 

Lo zinco blocca un trasportatore di proteine nel batterio, il PsaBCA, in modo che non riesca più ad assumere il manganese, metallo necessario allo Streptococcus pneumoniae per invadere ed infettare l'organismo umano e senza manganese, i batteri diventano facilmente distruttibili dal sistema immunitario.

 

Lo zinco riesce a far morire di "fame" uno dei batteri più mortali del mondo, quello che causa la polmonite e la meningite, inibendo le sue capacità di assorbimento di un metallo essenziale. La scoperta è da attribuire ad un team di ricercatori dell'Università di Adelaide e apre la strada alla progettazione di agenti antibatterici che lottino contro lo Streptococcus pneumoniae.