Per vivere più a lungo basta una dieta vegetariana, sport e yoga
Benessere - Articoli
Scritto da Tatta Bis     Giovedì 19 Settembre 2013 08:41 Stampa
verdureUna dieta vegetariana aiuta a curare alcune malattie e addirittura è in grado di bloccare gli effetti dell'invecchiamento, agendo nell'organismo a livello genetico. A dimostrarlo è un piccolo studio scientifico americano che avrebbe dimostrato per la prima volta il potere di un regime alimentare corretto addirittura sul Dna umano.
 
La ricerca, condotta all'Università di California a San Francisco sotto la guida del famoso nutrizionista americano Dean Ornish, ha osservato in 10 uomini malati di tumore della prostata e sottoposti alla dieta vegetariana, si sono verificate mutazioni "ai telomeri" dei pazienti.
 
Yoga

I telomeri sono formati da una combinazione di proteine e DNA che forniscono stabilità ai cromosomi e alle cellule del nostro corpo. Quando cominciano ad accorciarsi o ridursi, le cellule invecchiano prima e, ovviamente, muoiono anche più velocemente.
 
I telomeri sono la parte finale dei filamenti cromosomici e la loro lunghezza è legata alla longevità. In tre mesi di dieta, attività fisica (30 minuti al giorno di camminata, per 6 giorni a settimana) e riduzione dello stress con le tecniche di respirazione, i telomeri si sono allungati del 30%, come ha spiegato il rapporto pubblicato su "Lancet Oncology".
 
In altri 25 uomini di un gruppo di controllo che non seguivano la dieta Ornish invece i telomeri sono rimasti della stessa lunghezza. Questo è il primo studio ad evidenziare che un intervento sullo stile di vita può bloccare l'invecchiamento cellulare.
 
Ornish dichiara di essere convinto che questi risultati non siano confinati a pazienti con il cancro della prostata, la dieta include il consumo di frutta, verdure, grani integrali e mantiene l'assunzione di grassi al 10% dele calorie quotidiane.
 
Importante quindi è modificare la propria dieta, ma anche ridurre lo stress e fare attività fisica leggera per aumentare l’aspettativa di vita: esercizio fisico moderato, ovvero camminare tutti i giorni almeno 30 minuti senza affaticarsi , ma mettendo in moto il proprio fisico e metabolismo, infine la meditazione, come lo yoga e la respirazione profonda.
 
Il team di ricercatori avverte che occorrono conferme, anche se la lunghezza dei telomeri non è stata misurata nel tessuto prostatico bensì nel sangue e uesto significa che le osservazioni condotte possono essere considerate valide per tutti, non soltanto per gli uomini con cancro alla prostata. 
 
 Fonte: Sito Lancet Oncology

 

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