Cellulari e wi-fi: nessuna prova dei danni alla salute
Benessere - Articoli
Scritto da Letizia Perugia     Mercoledì 16 Ottobre 2013 11:48 Stampa
cellulareTelefoni cellulari, wi-fi, onde elettromagnetiche, fanno male alla salute? La rassicurazione arriva da un rapporto elaborato dall'Agenzia nazionale sanitaria (Anses), l'autorità francese per la salute pubblica. 
 
L'Anses sostiene che non è necessario cambiare le soglie in uso, pur raccomandando di limitare l'esposizione soprattutto per bambini e persone che ne fanno un uso intenso. Secondo gli esperti francesi, l'esposizione alle onde elettromagnetiche sono in grado di produrre modificazioni biologiche sull'organismo, tuttavia gli studi scientifici eseguiti non rivelano "effetti provati" sulle condizioni di salute. 
 
Telefono Cellulare

Nel testo diffuso dall'Anses, e redatto da 16 esperti che in due anni hanno frugato tra centinaia di ricerche scientifiche, si chiarisce la differenza esistente tra gli effetti biologici e quelli sanitari.
 
I primi  effetti sono cambiamenti di ordine biochimico, fisiologico o comportamentale che vengono indotti in una cellula, un tessuto o un organismo in risposta a uno stimolo esterno.
 
Gli effetti sanitari, si verificano soltanto quando gli effetti biologici superano i limiti di adattamento del sistema biologico.
 
Per chiarire, gli esperti dell'Anses spiegano che gli attuali regolamenti che fissano i limiti di emissione da non superare non devono essere modificati.
 
Raccomandano però di limitare il più possibile l'esposizione alle onde elettromagnetiche, soprattutto quando si parla di telefoni cellulari e bambini.
 
Su questo argomento, la comunità scientifica internazionale è divisa, mentre in Italia giudici e tribunali sono stati spesso impegnati a seguito di denunce da parte di chi ha contratto un tumore attribuendolo al troppo uso del telefono cellulare.
 
Nel 2011 la Iarc, l'Agenzia internazionale per la ricerca contro i tumori, ha individuato un tipo di tumore come possibile conseguenza dei campi elettromagnetici di radiofrequenza. 
 
A Torino, dopo una segnalazione finita sul suo tavolo il procuratore Raffaele Guariniello ha aperto un'inchiesta e ha disposto le perizie necessarie.
 
Nell'ottobre dello scorso anno la Cassazione ha dato ragione ad un dirigente: l'uso continuo del cellulare per motivi professionali è stata la causa del tumore che lo aveva colpito.
 
 

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