Giovedì 24 Ottobre 2013 09:37
Il vaccino antinfluenzale serve a proteggerci dall'influenza, ma non solo: è in grado di proteggere il nostro corpo dal rischio di infarto, di ictus o di altro evento cardiovascolare.Un gruppo internazionale di ricercatori ha rivisto i dati di cinque studi clinici trovando una associazione tra la vaccinazione antinfluenzale e un minor rischio di eventi cardiovascolari.
Lo studio è statao condotto dal professor Jacob A. Udell insieme ai ricercatori dell'Università di Toronto e pubblicato sul "Journal of the American Medical Association" (JAMA).
Quello che emerge dalla loro analisi è che chi non si era vaccinato aveva avuto nel 4,7% dei casi un evento cardiovascolare, mentre chi era stato vaccinato solo del 2,9%.
La vaccinazione è particolarmente utile per i pazienti con malattia coronarica, alcuni di quei pazienti con il vaccino ha avuto il 55% in meno la probabilità di avere un problema cardiaco grave rispetto ai pazienti non vaccinati.
L'effetto protettivo risulta ancora maggiore se chi si vaccina ha avuto nell'anno precedente un evento cardiovascolare. Gli immunizzati ne hanno un altro nel 10% dei casi, mentre in chi aveva ricevuto il placebo il tasso era del 23%.
Chi ha avuto un attacco cardiaco recente ha la maggior protezione e questo giustifica le raccomandazioni che i medici danno ai loro pazienti.
Dagli studi epidemiologici scaturisce una relazione inversa tra infezioni del tratto respiratorio (causate da influenza e sindromi parainfluenzali) ed eventi cardiovascolari responsabili, a volte, di decessi.
I ricercatori hanno identificato cinque studi pubblicati e uno inedito, condotti su 6.735 pazienti (età media 67 anni, il 51% donne e il 36% con una storia cardiaca alle spalle; tempo medio di follow up 7,9 mesi).
L’obiettivo degli studiosi canadesi era valutare l’efficacia o la sicurezza dei vaccini, ma anche capire se questo poteva essere associato alla prevenzione da malattie al cuore.
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