Poca vitamina D causa danni al cervello
Benessere - Articoli
Scritto da Letizia Perugia     Mercoledì 04 Dicembre 2013 14:05 Stampa
Cervello LogoSecondo nuove ricerche la vitamina D, oltre ad essere utile per la salute delle ossa, ha anche un ruolo cruciale nel proteggere il cervello e i tessuti, lo studio è stato condotto da Allan Butterfield, del Markey Cancer Center e pubblicato sulla rivista "Free Radical Biology and Medicine".
 
Butterfield ha spiegato che un adeguato livello di vitamina D serve a prevenire il danno cerebrale dei radicali liberi e le successive, deleterie, conseguenze, la vitamina D è vitale perchè aiuta a combattere varie malattie come la tubercolosi, malattie cardiache, cancro. 
 
Vitamina D

Bassi livelli di vitamina D sono stati anche legato al morbo di Alzheimer. Gli scienziati hanno osservato che il cervello dei topi, su cui è stato fatto l'esperimento, veniva danneggiato dai radicali liberi e si verificava anche una riduzione delle funzioni cognitive in assenza di vitamina D. 
 
L’osservazione dei processi innescati dalla carenza di vitamina D ha permesso ai ricercatori di individuare un’azione dannosa sul cervello da parte dei radicali liberi in cui si evidenziavano anche danni a molte delle proteine cerebrali.
 
I danni alle cellule cerebrali sono stati rilevati per mezzo di strumentazione, ma anche per mezzo di test cognitivi in cui i topi hanno mostrato un significativo calo delle prestazioni, sia cognitive che di apprendimento e memoria.
 
La carenza di vitamina D è particolarmente diffusa tra gli anziani e per questo gli scienziati hanno studiato come durante la fase d'invecchiamento tra la mezza età e la vecchiaia bassi livelli di vitamina D abbiano influenzato lo stato ossidativo del cervello.
 
Non dimentichiamoci di seguire una dieta che favorisca l’assunzione di questa vitamina e cerchiamo di esporci di più alla luce solare, possibilmente anche d’inverno. Grazie all'esposizione ai raggi solari infatti il nostro corpo è in grado di sintetizzare tale sostanza nel modo migliore.
 
Gli esperti consigliano dunque un esposizione al sole di almeno 30 minuti al giorno, quando la stagione lo permette. Durante tutto l'anno, in ogni caso, la vita all'aria aperta è un toccasana per evitare carenze di vitamina D. 
 
Un ulteriore studio ha evidenziato che i funghi possono fornire un utile apporto di vitamina D al nostro organismo. Esporre al sole i funghi per 60 minuti prima di cucinarli e consumarli, secondo una ricerca condotta presso l'Università di Boston, permetterebbe di raddoppiare il loro apporto della sostanza.
 
Alte concentrazione di Vitamina D sono presenti nel salmone, aringa e sgombro, nel burro, uova, ed alcuni formaggi grassi.
 
 

Questo sito raccoglie dati statistici anonimi sulla navigazione, mediante cookie installati da terze parti autorizzate, rispettando la privacy dei tuoi dati personali e secondo le norme previste dalla legge. Continuando a navigare su questo sito, cliccando sui link al suo interno, accetti il servizio e gli stessi cookie. To find out more about the cookies we use and how to delete them, see our privacy policy.

I accept cookies from this site.

EU Cookie Directive Module Information