Il colesterolo alto aumenta la velocità di sviluppo di tumore al seno
Benessere - Articoli
Scritto da Carmela Pelaia     Lunedì 09 Dicembre 2013 10:45 Stampa
senoIl colesterolo è un grasso presente nel sangue che svolge funzioni importanti per l'organismo, ma se è alto diventa un fattore di rischio per il cancro al seno in quanto aumenta la velocità di diffusione della malattia, e questo si aggiunge alla già pessima fama di provocare malattie cardiovascolari.

Un nuovo studio pubblicato su Science e condotto dai ricercatori statunitensi del Duke Cancer Institute presso il Duke University Medical Center, ha evidenziato per la prima volta il legame tra colesterolo alto e il cancro al seno, in modo particolare nelle donne nella fase di dopo-menopausa.

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Donald McDonnell, presidente del Dipartimento di Farmacologia e Biologia del Cancro alla Duke e autore senior, ha spiegato nel dettaglio che quello trovato durante gli studi è una molecola (non il colesterolo in sè) che imita l'ormone estrogeno e può guidare arbitrariamente la crescita del cancro al seno, e il tumore è tanto peggiore quanto più enzima è presente.

Erik Nelson, principale autore dello studio, ha dichiarato che questa molecola ha il potere di abbattere l'efficacia degli inibitori dell'aromatasi, praticamente le tarapie di lotta al carcinoma mammario più utilizzate in questo momento dal mondo scientifico. Anche alla luce di ciò, questa scoperta si rivela di grande importanza.

Quindi bisogna mantenere il colesterolo sotto controllo sia con le stamine che con una dieta sana, e quella mediterranea si rivela la vincente per difendersi dall'ipercolesterolemia: verdura, cereali e legumi sono gli amici della salute in quanto il colesterolo è presente solo negli alimenti di origine animale.

Inoltre a tavola è necessario utilizzare il giusto condimento, meno grassi in generale, introdurre le fibre che riducono l'assorbimento intestinale del colesterolo, pesce tre volte a settimana (tranne molluschi e crostacei che vanno diradati nel tempo), la carne deve provenire da un taglio magro, e bisogna fare attenzione anche al tipo di cottura, quindi sono da preferire la bollitura, il vapore, microonde o la grigliatura piuttosto che la frittura o la cottura in padella.

Fonte: Science

 

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