Un consumo moderato di birra riduce rischio infarto nelle donne
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Scritto da Tatta Bis     Mercoledì 30 Settembre 2015 14:46 Stampa
donna logoBere birra fa bene alle donne: da una ricerca dell'Università svedese di Gothenburg, risulta infatti che bere una o due birre a settimana riduce del 30% il rischio di infarto, lo studio, pubblicato sulla rivista Scandinavian "Journal of Primary Health Care", è stato condotto su un campione di 1.500 donne.
 
Bere sì, ma con moderazione è la prima raccomandazione dei ricercatori, lo studio, pianificato per durare mezzo secolo, ha finora analizzato i dati raccolti nei primi 32 anni, dal 1968 al 2000. 
 
Birra Donna

Le donne sono state invitate a rispondere a un questionario relativo alla frequenza del consumo di birra, vino o liquori e a vari sintomi fisici e dai risultati è emerso che 185 donne hanno avuto un infarto, 162 un ictus, 160 hanno sviluppato il diabete e 345 un cancro.
 
L'obiettivo dei ricercatori era quello di capire in che modo le diverse quantità di alcol ingerite influiscono su una serie di patologie come infarto, ictus, diabete e cancro. 
 
I risultati hanno mostrato una connessione statisticamente significativa tra un elevato consumo di alcolici e un rischio di quasi il 50% più alto di morte per cancro rispetto ai bevitori meno assidui. 
 
Allo stesso tempo, però, le donne che bevono birra in modo moderato sarebbero più protette dal rischio di attacchi cardiaci rispetto alle bevitrici "forti" o a chi non consuma neanche una pinta.
 
Delle precedenti ricerche suggerivano che l'alcol in quantità moderata può avere un effetto protettivo, come spiega Dominique Hange, coautore dello studio. 
 
I risultati tengono conto di altri fattori di rischio cardiovascolare, ma allo stesso tempo i ricercatori non possono confermare che il consumo moderato di vino abbia lo stesso effetto.
 
Dallo studio condotto in Olanda dal dottor Henk Hendriks e la sua equipe dell’Istituto di Nutrizione e Ricerca sul Cibo è emerso che anche la birra, consumata con moderazione, può portare alcuni benefici in tema di prevenzione di problemi cardiaci. 
 
La bevanda ricavata dal luppolo è infatti ricca di vitamina B6, in grado di prevenire nel corpo umano l’aumento di un particolare tipo di aminoacidi chiamato omocistrina, che si ritiene possa provocare un incremento del rischio di attacchi di cuore.
 
La ricerca olandese, pubblicata su Lancet, è stata condotta su un campione di 111 soggetti sani che, a cena, hanno bevuto per tre settimane birra, vino rosso o superalcolici e acqua. 
 
I ricercatori hanno scoperto che i livelli di omocistrina non aumentavano dopo il consumo di birra mentre crescevano quando i soggetti assumevano vino o superalcolici. 
 
In coloro che avevano bevuto birra è stato possibile registrare un aumento del 30 % del livello di vitamina B6 nel sangue. 
 
Un solo bicchiere da 0,25 cl. di birra al giorno (circa 10 gr. di alcol) aumenta il livello del colesterolo buono nel sangue del 4%, mentre 3 bicchieri di birra al giorno riducono il rischio di incidenti cardiovascolari del 17%: segno che la birra, insieme ad uno stile di vita sano, anche abbinata ad altre misure preventive come il controllo del peso, l’assunzione di antiossidanti e l’esercizio fisico, contribuisce al benessere in modo significativo.
 
Leggendo questi dati in chiave europea, si nota che in quei paesi dove si consuma maggiormente la birra, si pensi ad esempio alla Germania in cui è la bevanda nazionale, il valore preventivo di questa bevanda alcolica contro patologie quali l’infarto è ormai condiviso. 
 
 

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