Ieri a Roma, dal convegno organizzato dall’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (Aism) in occasione della Giornata mondiale sulla malattia è scaturito che, si darà il via ad una sperimentazione clinica in Emilia Romagna che partirà in autunno e ad uno studio epidemiologico in tutta Italia previsto dal primo settembre, per raccogliere dati sull’efficacia di una nuova terapia basata sull’esistenza di un legame tra malattia e insufficienza venosa cronica cerebro spinale (Ccsvi).

Secondo il medico ferrarese Zamboni, il drenaggio del sangue dal cervello diventerebbe troppo lento a causa del restringimento dei vasi sanguigni e questo causerebbe accumuli anomali di ferro caratteristici della malattia; così la terapia che il medico propone per alleviare i sintomi consiste nel riportare i vasi sanguigni alle dimensioni normali con un intervento di angioplastica.

Il protocollo per poter avviare la sperimentazione in Emilia Romagna sarà definito a giugno, quindi dovrà essere sottoposto ai comitati etici e sin seguito bisognerà provvedere alla formazione del personale che dovrà condurre la sperimentazione nei centri, quindi secondo Zamboni. saranno necessari ancora alcuni mesi per attuare questa sperimentazione.

Lo studio è co-finanziato da Emilia Romagna e Fondazione Italiana Sclerosi Multipla (Fism) per un costo complessivo di 900.000 euro e tra alcuni mesi si vedrà se la stessa sperimentazione potrà essere condotta in altri centri, in quanto in dottor Zamboni preferisce prima avviare le due sperimentazioni per poi procedere a collaborare con le altre Regioni