Primo trapianto di rene con la tecnica Hand Assisted
Benessere - Articoli
Scritto da Angela Messina     Venerdì 18 Giugno 2010 17:34 Stampa
donatore samaritanoQuesta mattina all'ospedale Bambin Gesù di Roma è stato effettuato il primo trapianto pediatrico di rene da padre a figlia con la tecnica hand assisted.

L'hand assisted è una tecnica caratterizzata da una minima invasività che permette una degenza ospedaliera più breve, una completa assenza del dolore post operatorio, ma in totale sicurezza.
primo trapianto di rene con la tecnica hand assisted

Il raggiungimento di questi parametri di sicurezza è ancora più importante che nella pratica chirurgica generale, poiché la condizione del donatore è peculiare: è l’unica situazione in cui un soggetto sano – in questo caso, il padre della piccola – è sottoposto a un intervento chirurgico senza benefici personali, se non la soddisfazione di aver donato un rene alla persona cara o anche a uno sconosciuto (donazioni samaritane).

La particolare ed innovativa procedura è stata frutto dell'assidua collaborazione tra l'equipe medica dell'ospedale Bambino Gesù e della clinica Mayo di Rochester, negli Stati Uniti.

Il trapianto del rene è stato anche condotto nell'ambito del "Quinto corso sull'urologia pediatrica" e fa parte di un progetto più ampio per la donazione da viventi.

Secondo gli approfonditi studi epidemiologici inoltre, oltre alla garanzia della buona riuscita dell'intervento, è da sottolineare come l'organo trapiantato da vivente sopravviva molto più a lungo rispetto ad un organo prelevato da un donatore deceduto.

L'Italia, nonostante la consapevolezza delle costanti ricerche scientifiche, risulta agli ultimi posti della graduatoria dei trapianti di donatore vivente.

Secondo gli ultimi dati raccolti, sono solo l'1.7% i trapianti da viventi, contro un buon  13,4% del Regno Unito ed un corposo 22% di Islanda e Paesi Bassi.

In America la procedura è in continua evoluzione con picchi di interventi che corrispondono ad un 60%.

Da sottolineare però che in Italia non tutti i centri propongono la donazione da vivente come opzione al paziente.

Fonte: AGI
 

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