Giovedì 24 Giugno 2010 12:54
Daniele, nato il 21 giugno 1998, ora dodicenne, è stato reso invalido dalla nascita al 100% per un errore medico. La famiglia aspetta il risarcimento che non è stato ancora pagato dall'azienda ospedaliera San Giovanni a Roma. Il grave problema si è verificato quando la madre è stata ricoverata in ospedale, e non essendoci un ginecologo di turno, nessuno si è accorto della grave sofferenza fetale, determinandone così una grave ipossia cerebrale, causando così gravissimi problemi neurologici che hanno portato il bambino ad un accentuato ritardo psico-motorio. Daniele infatti fatica a parlare, dice poche parole, cammina con molta difficoltà con lo stabilizzatore.
Dopo diverse battaglie legali la famiglia ha ottenuto 2.449.000 euro di risarcimento, ma purtroppo non sono stati recuperati tutti, dato che la parte che non era coperta dall'assicurazione ma a carico dell' azienda ospedaliera non è mai stata pagata. Il tutto si è verificato in quanto l'ospedale è sempre in passività con i conti e e per legge non è possibile pignorare beni per raggiungere la somma da liquidare.
Ora gli avvocati della famiglia hanno deciso di inviare un appello al ministro della salute Ferruccio Fazio, e di interessare alla vicenda anche il presidente Napolitano, per poter smuovere la situazione ormai ferma da anni, dove l'unico a pagare è solo Daniele.
La madre Loredana è molto amareggiata dalla vicenda ed è inutile dire quanta rabbia abbia dentro per quello che è successo al figlio, ed ora che vorrebbe portare il figlio in America per curarlo con la camera iperbarica, sostiene che ha bisogno assolutamente dei soldi che le spettano di diritto per offrire le migliori cure a suo figlio.
Ora gli avvocati della famiglia hanno deciso di inviare un appello al ministro della salute Ferruccio Fazio, e di interessare alla vicenda anche il presidente Napolitano, per poter smuovere la situazione ormai ferma da anni, dove l'unico a pagare è solo Daniele.
La madre Loredana è molto amareggiata dalla vicenda ed è inutile dire quanta rabbia abbia dentro per quello che è successo al figlio, ed ora che vorrebbe portare il figlio in America per curarlo con la camera iperbarica, sostiene che ha bisogno assolutamente dei soldi che le spettano di diritto per offrire le migliori cure a suo figlio.
Fonte: Corriere della sera.it
