L’Italia ai primi posti in Europa per abuso di antibiotici
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Scritto da Maria Ida Longo     Giovedì 18 Novembre 2010 17:05 Stampa
Gli italiani abisano degli antibiotici"Antibiotici, difendi la tua difesa. Usali con cautela" questo è lo slogan della nuova campagna di comunicazione per sensibilizzare medici e cittadini riguardo all'uso degli antibiotici, lanciata dall' Aifa (Agenzia italiana per il farmaco), d'intesa con l'Istituto Superiore di Sanità: in Italia è allarme, in quanto sempre più persone usano questi farmaci continuamente, aumentando così il rischio di renderli inefficaci per combattere i propri disturbi.

L'Italia è seconda solo alla Grecia e Cipro che farebbero anche peggio: siamo il paese europeo con il più alto consumo di antibiotici e anche il più alto tasso di antibiotico resistenza, a tenere il primato sono le regioni, Campania, Puglia e Sicilia.

L'abuso di antibiotici porta ad un antibiotico resistenza
Le regioni più virtuose sono: Bolzano, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Veneto e Valle D'Aosta, ma il primato positivo spetta alla Lombradia.

La campagna, giunta alla terza edizione, ha due obbiettivi fondamentali: limitare gli eccessi della spesa in questa direzione, destinando le somme recuperate alla ricerca e combattere il fenomeno della resistenza agli antibiotici, causato dall'uso scorretto di questi medicinali, che nel nostro Paese è sempre più in crescita.

Il ministro della Salute, Ferruccio Fazio afferma che, le precedenti campagne hanno avuto un esito positivo, infatti, a seguito della prima edizione il consumo di antibiotici si è abbassato dell' 8% e la spesa relativa ad essi è calata di 18,5 milioni di euro: mentre dopo la seconda campagna, la diminuzione dei consumi avrebbe toccato  l'11%, e la spesa sarebbe scesa di 56 milioni di euro.

Secondo l'Aifa, nel 2009 la spesa per antibiotici è stata intorno ad un miliardo e 38 milioni di euro e su questa somma circa 413 milioni, cifra che poteva essere molto più bassa se il loro uso fosse stato limitato solo in casi veramente necessari.

La campagna di comunicazione proseguirà fino alla fine di gennaio 2011 attraverso spot televisivi, inserzioni sui giornali e locandine affisse su autobus e in aeroporti e stazione ferroviarie.

Fonte: AGI
 

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