Che i mezzi pubblici siano una mano santa per il traffico soprattutto nei centri ben serviti è fuori di dubbio, ma lo è anche il rischio di contrarre malattie respiratorie acute soprattutto per gli utenti occasionali. Chi prende i mezzi pubblici, infatti, rischia sei volte di più di prendere raffreddori o influenze rispetto a chi non li utilizza. Un rischio minore lo incorre chi è un fruitore quotidiano.

Probabilmente, infatti, chi utilizza i mezzi costantemente risulta più protetto proprio perchè si è costruito nel tempo la propria immunità da queste malattie. La vicinanza forzata con le persone, soprattutto sui mezzi più affollati e il dover toccare parti del bus per reggersi, rende più facile la trasmissione di malattie per vie aeree. A volte non si riesce ad evitare lo starnuto di chi ci sta vicino e spesso non si adottano le giuste regole igieniche, lavandosi bene le mani dopo l'utilizzo.

A confermare questa situazione, un gruppo di ricercatori dell'Università di Nottingham che ha esaminato 138 casi di pazienti tra il dicembre del 2008 e il gennaio 2009. Questi ultimi si erano rivolti al medico di base per un controllo e la metà di loro a seguito sei sintomi classici dell'influenza stagionale.

A questi utenti è stato sottoposto un questionario chiedendo loro la modalità di utilizzo dei mezzi pubblici nei cinque giorni precedenti la visita medica. Da questo è emerso che chi aveva preso autobus o simili correva un rischio 6 volte maggiore di prendere un raffreddore.

Rischio risultato maggiore per chi era un utente saltuario dei mezzi pubblici. Come per tutte le malattie, infatti, l'essere costantemente esposti a virus e batteri immunizza maggiormente il proprio fisico, dando una minor possibilità di ammalarsi quindi a chi prende sempre autobus e metropolitane.I consigli dei ricercatori? Lavare benissimo le mani dopo aver preso i mezzi e in caso di starnuto, di coprirci il naso e la bocca con l'interno del gomito così da non diramare il virus nelle zone e sugli oggetti circostanti.

Fonte: ASCA