Portare a passeggio il cane, protegge il cuore dei padroni
Benessere - Articoli
Scritto da Giorgia Marchesi     Venerdì 04 Febbraio 2011 14:10 Stampa
cuoreAvere un cane in casa si sa che è un impegno, ma fa anche bene alla salute, perché costringe i padroni, anche quelli più pigri, ad abbandonare il divano e a muoversi quel poco che occorre per proteggere il cuore. Questo è quello che dimostra una ricerca svolta dall'Università di San Diego presso due grosse cliniche veterinarie e pubblicata su Preventive Medicine.

I ricercatori californiani hanno sottoposto un questionario a circa mille proprietari di cani, tra quelli che hanno risposto, due su tre hanno dichiarato di occuparsi personalmente dell'uscita obbligata. Dalle risposte è emerso che il 64 per cento di queste persone raggiungevano, senza accorgersene i livelli di attività fisica raccomandati per prevenire le malattie del cuore e della circolazione da due importanti società scientifiche mediche come l'American College of Sports Medicine e l'American Heart Association.

andare a passeggio con il cane  protegge il cuore del padrone
I proprietari che delegavano ad altri il dog walking, come chiamano gli americani la passeggiata col guinzaglio in mano, erano invece tendenzialmente più sedentari: poco più della metà si muoveva almeno quel tanto necessario per mantenersi in buona salute.

Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità per guadagnare salute basta mezz'ora di attività fisica moderata (come si ottiene con una camminata a passo sostenuto, praticabile a tutte le età e anche se si è un po' acciaccati) almeno 5 giorni la settimana.

Katherine Hoerster, che ha coordinato l’inchiesta, conosce bene, in quanto psicologa ed esperta di salute pubblica, la difficoltà di modificare stili di vita non corretti, come la sedentarietà, commenta la ricerca affermando che avere un cane, rispetto ad attività fisiche in cui spesso la persona non intravede alcun obiettivo e prima o poi abbandona, ha il vantaggio di fornire una motivazione precisa e inderogabile, da mantenere necessariamente a tempo indeterminato.

Fonte: IAMM
 

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