Uomini sempre più depressi a causa della crisi economica
Benessere - Articoli
Scritto da Angela Messina     Mercoledì 02 Marzo 2011 09:52 Stampa
depressioneIn aumento i casi di depressione tra gli uomini nei prossimi nei prossimi anni, a causa della perdita del ruolo di capo famiglia, dei posti di lavoro e della difficoltà nella crescita dei figli secondo le previsioni dei ricercatori della Emory University School of Medicine in Atlanta (Usa), illustrate sul British Journal of Psychiatry. I tassi di disturbi depressivi maschili sono infatti destinati ad aumentare in relazione ad importanti cambiamenti sociali in atto nelle società occidentali.

Nel prossimo futuro i casi di depressione tra gli uomini saranno superiori a quelli diagnosticati tra le donne secondo la previsione di Boadie Dunlop, psichiatra della Emory University, negli Usa, che ha incrociato numerosi dati sull'occupazione maschile e sullo status socio-economico delle donne per concludere che l'erosione del prestigio dell'uomo è destinato ad aumentare.

nel futuro gli uomini saranno più soggetti alla depressione a causa dei problemi di lavoro
Tra i dati presentati cita il 75% dei posti di lavoro persi negli Stati Uniti nel 2007 occupati da uomini, mentre nel 2007 circa il 22% delle mogli guadagnava più dei mariti, nel 1970 erano solo il 4%. La Dunlop afferma che molti uomini attribuiscono una grande importanza al loro ruolo di protettori delle famiglie e fornitori di beni e il fallimento nello svolgere il ruolo di capofamiglia è associato all’aumento di depressione e di conflitti coniugali.

Non si possono trascurare le differenze biologiche e sociologiche che possono rendere difficile per il marito assumere i compiti o proprio il ruolo di “donna di casa”. Per cui in un immediato futuro a causa di un’economia, ma anche di una società in trasformazione, gli uomini  intrappolati in ruoli familiari da cui non possono sfuggire a causa dell’incapacità di trovare lavoro dovranno affrontare gli stessi rischi di depressione che le donne hanno subito in passato.

Fonte: IAMM
 

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