Presto nuovi farmaci per combattere l'epatite C
Benessere - Articoli
Scritto da Martina Paolucci     Giovedì 28 Aprile 2011 09:58 Stampa
ricerca_medicaIl nostro fegato potrà forse, a breve, tirare un sospiro di sollievo: dall'Università di Strasburgo arrivano nuove speranze per le persone afflitte da questa malattia del fegato. Il gruppo di studiosi provenienti da Francia, Inghilterra e Stati Uniti avrebbe individuato la causa dell'epatite in due enzimi denominati EFGR e EphA2. L'azione di questi enzimi sembrerebbe fondamentale: sarebbero i responsabili dell'accesso del virus alle cellule epatiche.

Da questa rivoluzionaria scoperta (i cui risultati sono stati pubblicati nella rivista "Nature Medicine") ne è stato tratto un nuovo farmaco che, in caso di esito positivo, potrebbe garantire una guarigione definitiva dalla malattia.

 Presto nuovi farmaci contro l'epatite c
L'epatite C è un'infiammazione del fegato causata dal virus HCV che attacca le cellule attraverso l'attivazione del sistema umanitario ospitante. La quasi totale assenza dei sintomi determina, nella maggior parte dei casi, un ritardo nella diagnosi e quindi delle necessarie cure, velocità che, invece, si rivela fondamentale nella lotta all'infiammazione. La contrazione del virus comporta danni alle cellule epatiche che muoiono (necrosi epatica) e vengono sostituite da un tessuno riparatore-cicatrizzante che ne compromette le funzioni primarie. La morte delle cellule e la successiva sostituzione del tessuto attivo in tessuto "morto" conduce pian piano fino alla fibrosi epatica e, in ultimo stadio, alla cirrosi epatica.

Quest'ultima è una malattia cronica che porta alla distruzione del fegato che, mal ridotto, interferisce anche con il normale flusso sanguigno, impedendo una corretta interazione tra le parti e gli organi del corpo. Nel 2003, la cirrosi epatica è stata riconosciuta come la più numerosa causa di decesso in Italia. Nel mondo oltre 150mila persone ne sono affette, e si contano migliaia di nuovi contagi ogni anno. L'infiammazione, in molti casi, sfocia anche in forme tumorali maligne, con la conseguente necessità di trapianto dell'organo.

Ma come ci si ammala?

Il picco della malattia si è avuto tra gli anni Sessanta e gli anni Ottanta, quando le norme per l'igiene e la sterilizzazione degli ambienti sanitari lasciavano alquanto a desiderare. Oggi, per fortuna, il numero di contagi è stato ridotto grazie alla maggior cura e attenzione riposta nel rispetto dei protocolli igienici nelle strutture sanitarie. Le occasioni in cui è più facile contrarre la malattia sono infatti tossicodipendenze, trattamenti estetici, tatuaggi e piercing effettuati in ambienti non adeguatamente sterilizzati.

Grazie al nuovo farmaco però, molte morti potranno essere evitate. Al momento il medicinale è stato testato solo sugli animali, con risultati eccezionali. Inizierà presto, invece, la sperimentazione su pazienti già in cura perchè affetti da epatite C, con la grande speranza che i risultati siano altrettanto soddisfacenti. 
 

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