Per curare l'invecchiamento, i tumori e altre malattie degenerative, del metabolismo e del cuore, non esistono solo i medicinali. Come molti sanno, infatti, anche le proprietà specifiche di alcuni alimenti vegetali possono essere di grande aiuto nel combattere queste patologie. In particolare, meritevoli di nota sono gli antiossidanti, sostanze chimiche (come molecole e ioni) o agenti fisici che contrastano la reazione chimica di ossidazione che, nell'organismo, causa la produzione di radicali liberi e il conseguente danneggiamento delle cellule.

Ma dove si possono trovare degli antiossidanti efficaci? Gli alimenti vegetali utili sono molti, e potrebbe essere difficile scegliere quelli più efficaci. Il Dipartimento statunitense dell'Agricoltura ha stilato una classifica dei 40 alimenti tra frutta e verdura migliori nella salvaguardia del cuore e del metabolismo, mettendo al primo posto i mirtilli. Non tutti i mirtilli, ma una specifica varietà selvatica che cresce nelle zone dei tropici, in particolare in Ecuador.

La classifica del Dipartimento dell'Agricoltura è supportata da uno studio effettuato da alcuni agronomi americani del Giardino Botanico di New York City che hanno confrontato le diverse varietà di questo frutto di bosco giudicando la varietà sudamericana fino a 11 volte più efficace della cugina coltivata in serra. La quantità di antocianine contenuta nella varietà "tropicale" sarebbe molto più concentrata rispetto a qualsiasi altra, anche selvatica, del frutto. Le antocianine sono un tipo di flavonoidi che, oltre a dare il caratteristico colore blu al mirtillo, lo rende un'arma potente contro la produzione dei radicali liberi.

I radicali liberi sono molecole instabili che causano stress ossidativo, causando l'infiammazione dei vasi sanquigni e danni permanenti alle loro pareti. Nei pazienti analizzati dagli studiosi, si è potuta registrare anche la soppressione del fattore di necrosi tumorale TNF (Tumor Necrosis Factor), una citochina presente in diversi processi che causano altrettante infiammazioni dei vasi, resistenza all'insulina con rischio di sviluppo del diabete.

Pedraza-Penalosa, uno dei ricercatori, commenta la scarsa produzione di questa varietà particolare del frutto di bosco, ipotizzando un prossimo probabile ampliamento della commercializzazione del prodotto che, al momento, risulta esigua data la scarsa raccolta. Nel frattempo, dovremo accontentarci delle "minori" proprietà dei mirtilli nostrani che, tutto sommato, possono fare comunque bene il loro lavoro.