Per diagnosticare tumori allo stomaco e al pancreas basta un esame delle urine
Benessere - Articoli
Scritto da Martina Paolucci     Mercoledì 15 Giugno 2011 09:00 Stampa
Esame delle urine per diagnosticare i tumoriI tumori ogni hanno mietono un numero maggiore di vittime, spesso perchè diagnosticati con ritardo tale da rendere inefficaci le cure radio e chemioterapiche. Purtroppo il problema risale spesso a una mancanza di tempo e, forse, ad un pò di pigrizia e paura che fa rimandare continuamente un'analisi attenta delle nostre condizioni di salute. La diagnosi precoce, invece, potrebbe rivelarsi di fondamentale importanza per dire addio senza troppe conseguenze all'indesiderato ospite.

La ricerca fa continuamente grandi passi avantii, e permette di diagnosticare malattie pericolose in sempre minore tempo e con sempre maggiore facilità. Oggi i ricercatori dell'Università di Edimburgo annunciano che presto sarà possibile diagnosticare, forse anche precocemente, tumori al pancreas e allo stomaco con un semplice esame delle urine, consentendo diagnosi più agevoli, in tempi utili per combattere con risultati soddisfacenti queste patologie, riducendo il numero di decessi e ricomparse del cancro.

Esame delle urine per diagnosticare i tumori
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Proteomics-Clinical Applications, ed è stata effettuata con l'ausilio di due gruppi di volontari: un primo gruppo costituito da persone in salute, e un secondo composto da persone alle quali fosse stato già diagnosticato un tumore al pancreas o allo stomaco. I ricercatori hanno potuto constatare come la presenza di alcune proteine all'interno delle urine dei pazienti fosse sintomatica della presenza della patologia, e che quindi l'esame potesse essere ritenuto attendibile. Parlando di cifre, il 98% dei campioni di urine dei pazienti affetti da tumori presentavano queste proteine, assenti nel 90% dei casi nei campioni provenienti da individui sani. Le proteine sotto l'occhio del riflettore sono la S100A6 e la S1009.

La ricerca non è da ritenersi conclusa, tanto che gli scienziati cercheranno gli stessi risultati su altri 1000 pazienti, per verificare se la presenza delle proteine è riscontrabile anche nelle prime fasi della malattia. L'intento è quello di capire se questo tipo di analisi può essere utile alla prevenzione e alla diagnosi precoce, in quanto, al momento, i pazienti che si sono prestati alla ricerca presentavano il tumore già in fase avanzata.
 

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