Cellule staminali per riprodurre i vasi sanguigni
Benessere - Articoli
Scritto da Martina Paolucci     Lunedì 11 Luglio 2011 09:00 Stampa
Cellule staminali per il cuoreIl progresso continua per la sua strada, e scopre nuovi metodi per garantire una migliore qualità della vita a tutti. La scoperta del momento riguarda le cellule staminali: a quanto dicono i ricercatori del Cardiovascular Research Institute Feinberg della Northwestern University di Chicago, iniettando le staminali si possono creare nuovi vasi sanguigni all'interno di un muscolo cardiaco malato, migliorando il flusso di sangue nella porzione malata del cuore e diminuendo significativamente i dolori pettorali. La nuova scoperta potrà significare una svolta per tutti quei soggetti che soffrono di questi dolori che, nè con i farmaci nè con interventi chirurgici o angioplastiche, riescono a risolverli.

I primi tentativi di utilizzo di questa nuova tecnica ha mostrato un'evidente riduzione dei dolori pettorali, aiutando anche a migliorare le condizioni generali di salute dei pazienti trattati. Gli studiosi hanno iniettato, con l'aiuto di un catetere filettato, le cellule staminali direttamente nella porzione malata del cuore, dove l'irrorazione risulta insufficiente a causa di insufficienza coronarica.


Cellule staminali per il cuore
I soggetti affetti da questa malattia si vedono impedire qualsiasi attività fisica che esuli dalle normali funzioni domestiche: qualsiasi sforzo eccessivo potrebbe causargli un infarto. I pazienti trattati a basso dosaggio, dopo sei mesi, mostravano 6,8 episodi di angina a settimana, decisamente inferiore ai 10,9 episodi settimanali precedenti al trattamento. Inoltre, i pazienti hanno potuto verificare un miglioramento della tolleranza allo sforzo: 139 secondi contro il 69 del periodo precedente alla cura a base di staminali. Questa nuova tecnica potrebbe un giorno esssere la soluzione alternativa al trapianto di cuore, l'unica possibilità per questi malati.

Il professor Douglas W. Losordo, coordiantore della ricerca, afferma che il potenziale della ricerca è tanto alto da essere molto più che promettente. I pazienti che ne potranno usufruire vedranno migliorate significativamente le proprie condizioni di salute e la qualità della vita, potendo concedersi, seppur minimo, movimento.
 

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